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 2013  ottobre 30 Mercoledì calendario

«MA ROMA SAPEVA TUTTO LEADER EUROPEI IPOCRITI»


[Edward Luttwak]

Ma davvero Frau Merkel era spiata a sua insaputa? All’indignazione di Hollande dobbiamo credere? Mentre Obama conferma la fiducia ai vertici della National Security Agency, il professore Edward Luttwak si concede qualche riflessione ad alta voce. A sentir lui, l’indignazione della cancelliera tedesca e dell’Eliseo sono soltanto reazioni di facciata. «È stato più serio il premier Letta che, non essendoci alcun motivo di sorpresa, ha evitato la teatralità ».
Che intende dire?
«So da fonte di prima mano che molti mesi fa Angela Merkel viene debitamente informata dai servizi segreti tedeschi a proposito del funzionamento del Sigint, che va ben oltre i metadati e consente di intercettare i contenuti delle telefonate. Nella fase 1 la reazione della Merkel, che è nata e cresciuta nella Ddr con la Stasi in ogni angolo di strada, è realista: “Volete che io non sappia di essere intercettata?Non sono mica nata ieri” ».
Però, quando la notizia delle intercettazioni nei confronti di 35 capi di Stato finisce sul Guardian, Merkel tuona: “È inaccettabile”.
«Siamo alla fase 2. Scoppia il caso mediatico e i leader europei si coprono di ipocrisia. Invece di dire ai cittadini la verità, spiamo e siamo spiati, essi preferiscono ostentare indignazione. Non è vero che tra Paesi alleati non ci si spia. Esistono lo spionaggio e il controspionaggio. Il Sigint è servito nella lotta al terrorismo e si è nutrito di un intenso scambio di informazioni tra Paesi alleati».
Lei dice che l’indignazione è dovuta alla pressione mediatica dopo le rivelazioni di Snowden?
«Esattamente. Snowden non è un patriota ma la sua azione ha avuto due meriti. Da una parte, ha posto il tema della privacy oggi sempre più a repentaglio. Così adesso si discute di una legge americana ad hoc per vietare che informazioni sensibili possano essere scambiate tra soggetti distinti, pubblici o privati, senza l’autorizzazione del giudice. Bisogna creare muri cinesi tra diversi database. Che si tratti dello sceriffo della contea o di Facebook, dobbiamo impedire la fusione tra raccolte di dati. Né il governo né Google hanno il diritto di sapere tutto di te».
E il secondo merito?
«Finalmente si discute di tagliare il budget della Nsa. Il rapporto costi/ benefici gioca a sfavore del Sigint. Sia chiaro: il terrorismo è una minaccia reale. Ma sa quante sono in media le comunicazioni intercettabili ogni ora?».
Non ne ho idea.
«Sono sei miliardi. Si tratta di pagliai immensi dai quali vengono estratti pochissimi aghi».
Sul piano geopolitico l’irritazione franco- tedesca rimarcala distanza dal club anglosassone.
«Periodicamente tedeschi e francesi riscoprono amaramente di essere sì alleati degli Usa, ma non quelli di prim’ordine. Il Sigint esclude soltanto le comunicazioni di britannici, australiani, neozelandesi e canadesi, ovvero di quella coalizione che durante la Seconda Guerra Mondiale ha combattuto contro Giappone e Germania. Questi Paesi non vengono intercettati perché raccolgono le informazioni insieme agli americani».
Il Sigint non è stato impiegato soltanto a scopo antiterroristico ma anche a fini commerciali.
«Si sa ancora poco sui tedeschi. Possiamo dire invece con certezza che i francesi ricorrono sistematicamente al Sigint per favorire i propri interessi commerciali. Il Sigint americano non è a disposizione di Boeing, quello francese è a disposizione di Airbus ».
In Italia il M5S ha chiesto al governo di riferire circa la possibile esistenza di una centrale di ascolto della Nsa presso l’ambasciata americana a Roma.
(ride) «Da sessant’anni l’Italia usa il Sigint insieme agli Usa, anche a tutela della sicurezza nazionale. Sono stati sventati attacchi e attentati. La marina italiana è stata pioniera nella tecnologia d’intercettazione radio. Dite a Grillo che i centri di ascolto gestiti con gli italiani non si trovano certo presso l’ambasciata. Il governo italiano sa dove sono le antenne americane, ci sono basi congiunte e non c’è nulla di misterioso. Comunque Grillo non ha da preoccuparsi: ha già una microantenna impiantata nel cranio. No?».