Federico Rampini, la Repubblica 30/10/2013, 30 ottobre 2013
IL MORSO DELLA MELA
Le prime proteste alla redazione del New York Times sono state segnalate il mese scorso. In coincidenza con la messa in vendita dei nuovi iPhone 5S e 5C, molti lettori hanno cominciato a protestare perché il loro “vecchio” (si fa per dire) iPhone 4 era diventato improvvisamente lentissimo. E la batteria tendeva a scaricarsi in un batter d’occhio. Il numero delle segnalazioni era consistente, inoltre una redattrice delle pagine economiche del quotidiano, Catherine Rampell, stava soffrendo per lo stesso problema. Quindi ha chiesto lumi a diversi esperti di tecnologie. Dalle loro risposte, ha scoperto di essersi imbattuta in un segreto di Pulcinella. Ebbene sì, le hanno detto i tecnologi, il nuovo sistema operativo iOS 7 che Apple offre con l’iPhone 5C, ha come effetto collaterale quello di rallentare il funzionamento dei modelli precedenti. Due conti in tasca: comprarsi una nuova batteria qui costa 80 dollari, pagare l’upgrade al nuovo modello 5 invece costa “solo” 20 dollari. Naturalmente Apple non ammetterà mai che ci sia una “spinta” intenzionale. Se metodi di questo tipo li adottasse un comune mortale, si chiamerebbero, a scelta: estorsione, truffa, frode?