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 2013  ottobre 30 Mercoledì calendario

DALL’AUTOPSIA LA PRIMA VERITÀ SULLA SANTONA MUMMIFICATA “C’ERA CHI CURAVA QUEL CORPO”


«Si diceva che Graziella avesse le mani calde, capaci di guarire». Silvano Ferlettic, di Borgo San Dalmazzo, non ricorda di averla incontrata. Almeno non negli ultimi anni. Come lui, altri abitanti della zona dov’è la villetta in cui, domenica sera, è stato scoperto il corpo mummificato di Graziella Giraudo, 68 anni, considerata «santona» e un po’ maga.
«Pochi la conoscevano, un po’ di più Rosa», conferma l’ex parrucchiera di Rosa Giraudo, la consuocera della «guaritrice». Morta giovedì per un tumore nella villetta di via Pedona dove, pochi giorni dopo, è stato trovato il cadavere. In uno stanzino. Sono stati i figli a chiamare i carabinieri. Perchè è solo allora - è il loro racconto - che hanno trovato la salma. Conservata in modo inquietante. Seduta su una poltrona.
Il sindaco, Gian Paolo Beretta, è portavoce dell’incredulità popolare: «Le condizioni in cui è stata ritrovata questa donna lasciano tutti sconcertati». Giuseppe Forneris, ex presidente dell’Ente Fiera: «Sembra impossibile che la sparizione di una mamma non sia stata segnalata prima». «Un film dell’orrore», dice Livio Gribaudo, tabaccaio. Molti si fermano davanti ai manifesti mortuari che, con la foto, annunciano i funerali di Rosa. E qualcuno la riconosce, ricorda di averla «vista in giro. Ma solo lei. Non la consuocera Graziella». Il parroco, don Claudio Cavallo, che sabato ha celebrato i funerali della malata: «Giovedì sono stato nell’alloggio per benedire la salma di Rosa. Allora mi sono ricordato di averla incontrata qualche volta. Di Graziella, invece, sapevo poco o nulla».
Quella mano lasciata sollevata da chi ha composto il cadavere è forse un simbolo della capacità di guarire, che Graziella Giraudo avrebbe esercitato senza chiedere denaro. Le due consuocere sarebbero state «ricompensate» con prodotti della natura: uova, galline, ortaggi. «Per ora escludiamo si tratti di una truffa per continuare a ritirare la pensione - spiega il tenente colonnello Roberto Gonella, comandante del Reparto operativo dei carabinieri -: non risulta che la signora percepisse un sussidio”.
L’inchiesta dei carabinieri, diretta dalla Procura a Cuneo che ha aperto un fascicolo contro ignoti per occultamento di cadavere, ha contorni surreali. Con tanti interrogativi. Prima di tutto, a quando risalga la morte della cartomante. L’autopsia è iniziata, affidata al medico legale Mario Abrate. Lo specialista ha chiesto la collaborazione di altri esperti. Perchè il caso «è molto complesso». «Antropologi e paleopatologi», ha spiegato ieri, all’uscita dall’obitorio di Cuneo. «Un cadavere di donna conservato molto bene. Molto pulito, come se qualcuno se ne fosse preso cura - ha detto il medico -. Bisognerà capire chi, come e dove». Il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. «Non ci sono elementi esterni che riconducano a una morte violenta - conferma Abrate -. La salma è in stato di mummificazione, cioè la pelle ha colore e consistenza del cuoio. Impossibile stabilire oggi la data di morte, ma sicuramente è avvenuta da molto tempo, forse anni».
Graziella Giraudo non ha rinnovato la carta d’identità dal 1992. Così risulta dall’Anagrafe. Nessun passaporto emesso dalla Questura di Cuneo. I figli, sentiti dagli inquirenti e rappresentati dall’avvocato Adalberto Pasi, avrebbero ripetuto di essere convinti che la madre fosse in viaggio. Pasi: «Attendiamo l’evoluzione delle indagini, aperte a tutto». Ma da quanto tempo durava il silenzio della donna, che tuttavia non ha insospettito la famiglia? Non l’ex marito, che abita lì vicino: «Niente da dire. Non la vedevo da tempo. Viveva con l’altra donna, non so che cosa facessero». Non la figlia e il genero, che abitano nell’alloggio a fianco, nella stessa villetta. Che,con gli scuri chiusi e il giardino non molto curato, anche se fiorito, è ora sotto sequestro.