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 2013  ottobre 31 Giovedì calendario

CARISMA

«Il carisma è qualcosa che non si impara. Anche nella vita normale è così. Vettel da questo punto di vista mi ricorda Schumacher: Michael viene ricordato solo per i suoi sette titoli mondiali, niente di più e niente di meno. E lo dico senza alcuna volontà di fare polemica» (Niki Lauda).

SQUADRA «I calciatori a questi livelli sono delle Formula 1: ebbene, Abidalè tornato in gara. Guardiola, cui avevo chiesto referenze, me ne aveva parlato benissimo, dicendomi: “Vedrai che prima di Natale mi ringrazierai”. L’ho fatto dopo 20 giorni. Eric è uno che pensa prima di tutto alla squadra: aiuta i giovani, trascina i compagni in allenamento, bisogna addirittura fermarlo perché non molla mai» (Claudio Ranieri, allenatore di Abidal al Monaco).

SPORT «Durante i momenti più duri i dottori dissero chiaro che nel quotidiano lo sport sarebbe stato buono non solo per l’allenamento ma soprattutto per rimettermi in buono stato. Nello sport si imparano molte cose cruciali: la condivisione, il coraggio, la forza di volontà, è scuola di vita. Ogni persona poi ha i suoi obiettivi e con i suoi tempi può riuscire a fare grandi cose» (Eric Abidal, che ha superato un tumore al fegato e un trapianto).

VORREI «Senza tanti giri di parole, vorrei vincere il titolo. Ma anche crescere come giocatore. Se ho bisogno d’aiuto c’è Ginobili, con cui posso parlare italiano, e Parker, sempre disponibile. Non voglio farmi sfuggire questa opportunità. Mi ha fatto piacere che Popovich abbia detto di volermi trovare più minuti. Parole di fiducia che mi entusiasmano. E poi c’è uno stile di gioco che mi piace» (Marco Belinelli, guardia dei San Antonio Spurs).

MATRICOLA «Sono una matricola e so che dovrò imparare qualcosa ogni giorno. Terrò le orecchie spalancate per ascoltare i consigli di tutti. Poi, magari, la prossima stagione, con un anno di esperienza, potrò aspirare a qualcosa di più» (Gigi Datome, sbarcato in Nba a Detroit).

STIMOLO «Quando hai 33 anni e ne hai passate tante, giocare con la Nazionale rappresenta sempre il punto più alto e più importante. Preparare queste partite è ancora lo stimolo più grande che ho da quando gioco. È fondamentale avere la fiducia dell’allenatore, spero di ricambiarla» (Marco Bortolami, ex capitano azzurro del rugby, è rientrato in Nazionale in estate dopo aver saltato il Sei Nazioni per infortunio).