Edoardo Narduzzi, Milano Finanza 29/10/2013, 29 ottobre 2013
LO SPREAD ITALO-SPAGNOLO HA BOCCIATO LETTA
È sempre il giudizio di Lady Spread quello che certifica lo stato di salute di un governo dell’Eurozona. Nel caso dell’esecutivo di larghe intese, il giudizio espresso dovrebbe innescare più di qualche preoccupazione, perché dopo il sorpasso della Spagna il costo dei Btp italiani è il più elevato tra quelli dei grandi Paesi della moneta unica.
Un differenziale che segnala, inequivocabilmente, come le larghe intese del non fare e del rinviare le scelte più difficili non abbiano possibilità di far passare la nottata e di condurre il pil e l’occupazione oltre la crisi. Senza riforme strutturali non ci può essere alcun party per i Btp italiani sui mercati finanziari contemporanei.
La bocciatura del governo Letta è oggi senza appello. La scorsa settimana si è chiusa con i rendimenti dei Bonos molto al di sotto di quelli degli analoghi titoli di Stato italiani: 240,70 verso 246,43. Il sorpasso suona come un doppio campanello di allarme, perché in Spagna la finanza pubblica è molto meno virtuosa che in Italia. Il rapporto tra deficit e pil è vicino al 6% e resterà lì anche nel 2014, mentre il debito pubblico sfiora il 100% della ricchezza nazionale quando era solo il 40% nel 2008. Eppure mercati e investitori preferiscono dare un premio per il rischio più basso a Madrid piuttosto che a Roma, segno che le riforme del governo Rajoy rassicurano più delle discussioni su Imu e dintorni del governo Letta.
Lo scorso 2 gennaio i Btp a 10 anni pagavano 283 punti più dei Bund, gli analoghi Bonos 362, quindi un titolo di Madrid rendeva quasi lo 0,8% in più. Alla nascita del governo Letta, il 29 aprile, il differenziale era ancora favorevole ai Btp (296 contro 271). Ma l’azione del governo di larghe intese (quello di Madrid è un monocolore), invece di beneficiare lo spread regalando all’Italia una riduzione quantomeno analoga a quella conseguita dalla Spagna, non ha dato i benefici attesi. Segno che le larghe intese di galleggiamento hanno poco appeal per Lady Spread e che, se qualcuno si illude di galleggiare senza riformare in profondità l’economia fino al 2015, allora è bene che metta in conto che i mercati lo faranno presto risvegliare in malo modo.
Il sorpasso dei Bonos sui Btp è, infatti, solo il primo passaggio di un pericoloso avvitamento del debito italiano: se lo spread Roma-Madrid continuerà ad allargarsi, vorrà dire che i titoli italiani saranno rientrati nel mirino della speculazione globale.