Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  ottobre 29 Martedì calendario

BERLUSCONI SALVA DE BENEDETTI DAL PROFONDO ROSSO


I giudici salvano i conti di De Benedetti. Grazie al lodo Mondadori, nonostante il gruppo Cir abbia chiuso i primi nove mesi dell’anno con un risultato netto positivo per 10,7 milioni, rispetto a una perdita di 10 milioni nel corrispondente periodo del 2012.
Il risarcimento incassato da Fininvest, pari a 491,3 milioni e imputato a conto economico per 319,3 milioni al netto di spese legali e imposte, è stato quasi compensato dalle svalutazioni per 287,2 milioni registrate la scorsa settimana dalla controllata Sorgenia. Escludendo tali effetti, il risultato netto consolidato sarebbe stato negativo per 16,2 milioni, sostanzialmente equivalente a quello dei primi nove mesi del 2012.
La capogruppo dispone ora di una posizione finanziaria netta di 542,1 milioni, in linea con le attese degli analisti. «Eventuali futuri utilizzi delle risorse a disposizione saranno valutati nell’interesse dello sviluppo del gruppo e di tutti gli azionisti», ha fatto sapere Cir. I ricavi del gruppo, superiori a 3,5 miliardi, sono risultati in calo del 2,1% mentre l’ebitda ante componenti non ricorrenti ha registrato una leggera crescita a 262,6 milioni dai 253 milioni dei primi nove mesi del 2012 (+3,8%). Tale andamento è dovuto prevalentemente all’incremento dell’ebitda ante svalutazioni di Sorgenia. L’andamento delle altre principali società controllate ha visto un miglioramento di Sogefi (7,6 milioni di utile, +18,8% nel terzo trimestre) e Kos. L’Espresso ha invece riportato un decremento dell’utile (1 milione contro i 5 milioni del terzo trimestre 2012) che rimane comunque positivo nonostante la grave crisi del settore editoriale.
Quanto all’evoluzione prevedibile dell’esercizio, «l’andamento del gruppo nell’ultima parte del 2013 sarà influenzato dall’andamento dell’economia italiana, caratterizzata da una perdurante recessione». In questo contesto, si legge in una nota, «tutte le principali controllate operative proseguiranno le azioni di efficienza gestionale senza tuttavia rinunciare alle iniziative di sviluppo delle rispettive attività».
Ieri gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno comunque ribadito il rating buy e il target price a 1,35 euro sul titolo Cir, ritenendo che i prossimi fattori catalizzatori riguarderanno l’uso del cash derivante dal Lodo Mondadori e l’attuazione del piano industriale di Sorgenia. Gli esperti non escludono che i soldi arrivati dal gruppo della famiglia Berlusconi saranno utilizzati per la distribuzione di una cedola extra (quest’anno il dividendo ordinario è atteso a 0,04 euro) o per l’avvio di un buyback. I conti non hanno comunque convinto i mercati: nella seduta di Borsa il titolo ha lasciato sul terreno l’1,39%.