Eleonora Vallin, La Stampa 29/10/2013, 29 ottobre 2013
“VIA DALL’ITALIA LAVASTOVIGLIE E FRIGORIFERI” ELECTROLUX LICENZIA: È SCONTRO CON I SINDACATI
Sono saliti a 461 gli esuberi dichiarati dai vertici di Electrolux per le quattro sedi italiane del gruppo svedese degli elettrodomestici: Porcia (Pordenone), Susegana (Treviso), Solaro (Milano) e Forlì. La cifra è stata confermata ieri dopo un incontro con i sindacati che hanno indetto un pacchetto di scioperi di 16 ore, con inizio stamani fino al 20 novembre. Alla protesta si è aggiunto un appello al premier Enrico Letta perché da Palazzo Chigi parta un invito al board europeo di Electrolux per un confronto diretto con le parti sociali.
Le azioni «implementate» che il gruppo vuole intraprendere sono immediate: trasferimento della piattaforma lavatrici per basso di gamma, la linea Prometeo, da Porcia a Olawa in Polonia. La linea 45 centimetri di lavastoviglie passerà da Solaro alla polacca Zarow. Infine lascerà Susegana per l’Ungheria anche la linea Cairo 3 legata alla nuova gamma di frigoriferi. Gli operai ritenuti «in eccesso», oltre ai 200 colletti bianchi già dichiarati venerdì, sono 140 nella sede di Susegana, 46 a Porcia, 75 a Solaro. Il processo di «investigazione» che durerà fino ad aprile 2014 e che comprende anche Forlì (forni e piani cottura), è per verificare «se e con quali azioni di innalzamento di competitività e riduzione di costo sia possibile ripristinare la sostenibilità delle produzioni oggi gravemente compromesse nel contesto europeo». Nella riorganizzazione rientrano anche una ventina di risorse dell’Electrolux design di Porcia che ha disegnato per decenni lo stile di lavatrici e frigoriferi oggi esposte dal Moma al Centre Pompidou.
Il centro verrà spostato a Stoccolma. Già nel 2008 Electrolux Italia aveva intrapreso una serie di progetti di «focalizzazione del business» anche con percorsi di outplacement dei dipendenti. A marzo è stato firmato l’ultimo contratto di solidarietà per 1.200 esuberi (636 “trascinati” dagli anni precedenti più la nuova stima, a mercato invariato, al 2015) con incentivi all’esodo «ancora validi ma che pochi hanno accettato» spiegano da Electrolux. Ora la vertenza apre nuovi scenari. Il mercato in difficoltà è l’Europa. Il prodotto: l’elettrodomestico. Oggi a Mestre l’azienda ha dispensato volantini della concorrenza con lavatrici a 299 euro. Il gruppo, che nel 2012 ha fatturato 13 miliardi conta 61mila dipendenti nel mondo, di cui 25mila circa in Europa, dove sono stati segnalati mille esuberi sui 7.500 impiegati. In Italia lavorano 6.000 persone. Ma i primi 200 esuberi dichiarati venerdì sono divenuti 416. E si teme che questa fase di investigazione porterà, nella peggiore delle ipotesi, alla chiusura degli stabilimenti. Il governatore Luca Zaia ha invocato «un intervento pesante del governo: ora dobbiamo intervenire sul cuneo e sulla pressione fiscale».