Fulmini 30/10/2013, 30 ottobre 2013
FOTOGRAFI
«Un paio di anni fa ero a Londra a pranzo con Bernie Ecclestone, il boss della Formula 1 e fuori dal ristorante c’erano dei fotografi. Sono uscito e uno di loro mi ha urlato: “ragazzo, togliti dai piedi che c’è Ecclestone”» (il quattro volte campione del mondo Sebastina Vettel)
CAMBIAMENTI «Nella mia carriera di pilota non ho mai visto un cambiamento così radicale. Questo naturalmente dà delle speranza a tutti i team che in questi anni non hanno vinto» (Felipe Massa parlando del ciclo di successi della Red Bull).
VITTORIE «Sappiamo bene quanta fiducia dia accumulare vittorie su vittorie, stagione dopo stagione, perché l’abbiamo fatto noi fino a pochi anni fa. Ma è anche importante essere sempre lì, in lotta per le prime posizioni, come noi facciamo da oltre quindici anni, salvo un paio d’eccezioni» (il team principal della Ferrari Stefano Domenicali).
DEFINIZIONI «Come mi definirei? Una giocatrice che odia perdere e che ha la fortuna di vincere spesso. Ma per meritarmi certi paragoni c’è ancora una moltitudine di cose che devo imparare a fare in campo» (Serena Williams).
STORIA «Senza dubbio, merita già di stare tra le più grandi, ma se continua a vincere con questa costanza, riscriverà i libri di storia e forse dovremo davvero considerarla davanti a tutte» (Chris Evert a proposito di Serena Williams).
CAMPIONI «Una cosa che ho imparato quando sono arrivato a Miami è che i campioni sono tali per la loro classe, ma anche perché accettano di essere allenati. Vogliono migliorarsi. LeBron è così. Disponibile a fare cose nuove, come difendere. Volendo lo posso schierare in tutti i ruoli, dal play al centro. E’ l’unico nella Nba capace di farlo. E’ un giocatore differente rispetto a quando ha cominciato qui, sicuramente più bravo» (Erik Spoelstra, allenatore dei Miami Heats, campioni in carica della Nba).
SCARPETTE ROSSE «Penso di essere l’allenatore più fortunato del mondo. I Lakers sono sempre i Lakers, è un onore sedere su questa panchina. Conosco solo una squadra più famosa dei Lakers: le Scarpette Rosse di Milano…» (Mike D’Antoni).
TACCHETTI «Se una domenica è buona lo capisco anche dagli odori, dal fumo delle docce e dal rumore dei tacchetti sotto le scarpe. Non chiedetemi il perché» (Serse Cosmi).