a.g., Corriere della Sera 27/10/2013, 27 ottobre 2013
IL TRACOLLO DI «MATRIX» NELL’ERA TELESE
Farsi superare persino da La7, un destino davvero inatteso: per l’approfondimento di Canale 5, un vero e proprio capitombolo. È accaduto martedì scorso, quando «Matrix» — l’ormai classico approfondimento della seconda serata dell’ammiraglia Mediaset — ha toccato quota 4,4% di share, un record (negativo) mai visto prima. Sulla seconda serata, persino «Linea Gialla» dell’ex Mediaset Salvo Sottile s’è preso la soddisfazione del sorpasso: nella sovrapposizione (fino a mezzanotte e venti), La7 ha realizzato il 4,7% di share (641.000 spettatori), mentre «Matrix» si è fermato al 4,2% (560.000 spettatori). Così, a Mediaset hanno preso atto che il vero «approfondimento» è rappresentato più dalle «Iene» — con picchi del 26% in seconda serata — che dalle chiacchiere officiate da Luca Telese, ex «giovane promessa» proprio di La7. Triste destino, davvero, per «Matrix»: ai tempi della sua fondazione, a opera di Enrico Mentana, il talk veleggiava sopra il 18% e se la vedeva col competitor diretto «Porta a Porta», ovvero il sempreverde Bruno Vespa.
Nella stagione attuale, quella che ha visto l’avvicendamento fra Alessio Vinci e Telese, il programma naviga su share da prefisso telefonico: la media è del 7%, gli spettatori sono 680.000. Vespa è lontano, quasi al doppio di share (13% e 1.200.000 spettatori), e l’orizzonte di Telese è, piuttosto, Sottile. Si obietterà che l’ascolto delle generaliste è progressivamente più frantumato per via dell’offerta digitale, e che il talk politico muore per sovrabbondanza di offerta, con tanti «cloni» che hanno superato le «matrici». Tutto vero, ma non sufficiente a giustificare un tracollo così netto del prodotto d’approfondimento di punta. Delle volte bisogna riconoscere che certe scelte sono state degli errori.