Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

IL CASO
ROMA «Anche Unicredit ha dato la disponibilità a entrare come socio di Alitalia». Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso di un’audizione alla Camera ha confermato che le banca, dovendo sottoscrivere l’eventuale inoptato, finirà col diventare azionista della compagnia. Del resto anche Intesa Sanpaolo, che ha versato per l’aumento di capitale di Alitalia un importo pari a 26 milioni di euro, ha garantito la sottoscrizione fino a un massimo di 50 milioni dell’eventuale inoptato residuo. Lupi ha difeso l’ingresso delle Poste ribadendo che non c’è stato nessun aiuto di Stato, ma un’azione doverosa nei confronti di quello che rappresenta un asset strategico del Paese. Poi ha spiegato che Air France «è il primo partner industriale», ma «se non sottoscrive l’aumento di capitale passerebbe dal 25% all’11%, in questo caso si aprirebbe una nuova fase, con la ricerca di un partner internazionale». Il ministro delle infrastrutture è convinto che «il rafforzamento di un alleanza internazionale è indispensabile, altrimenti si viene espulsi dal mercato. E questo il Governo non lo vuole».