Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  ottobre 26 Sabato calendario

PERCHE’

«In passato ho esagerato con la vita notturna, ma quando mio figlio mi ha chiesto perché non giocavo ho capito che dovevo cambiare» (Maicon).

DISCOTECA «A 14 anni sono andato via da casa, Belo Horizonte, a Porto Alegre, senza genitori e a vivere con altri ragazzi calciatori. In testa ho sempre avuto l’idea di fare bene, di lavorare per il futuro mio e dei miei parenti. Così, quando alcuni compagni mi chiedevano di andare in discoteca gli dicevo di no, sempre di no. Beh, quelli che erano con me e che allora erano definiti fenomeni oggi non fanno più i calciatori. Io sono nell’Inter» (Juan Jesus).

APERTA «Nei tornei, fra allenamenti e partite e riposo non c’è tempo per altro, e poi magari quella volta che vado in discoteca chi non mi conosce non mi avvicina, e sbaglia perché sono una persona aperta» (Flavia Pennetta).

RACER «Il rivale al Tour sarà Nibali. Non ho dubbi, dopo aver capito quante insidie ci saranno nel percorso. Sapete che cosa mi piace di Vincenzo? È un “racer”, un combattente, un aggressivo. Può trasformare una tappa in un agguato, ha fantasia, coraggio» (Dave Brailsford, general manager del team Sky).

SAPORE «Che sapore avrà il quarto titolo? Immagino buono come quelli precedenti. Provo a non pensarci. Non importa quando e dove vincerò» (Sebastian Vettel).

ERRORI «Siamo tutti umani e facciamo degli errori. Ora Lorenzo è più vicino, ha fatto davvero una bella prova in Australia e ha meritato di vincere. Il mio obiettivo è di fare bene a Motegi: vincere o almeno salire sul podio. L’ho già detto a Phillip Island, voglio il titolo mondiale, non importa quando» (Marc Marquez)

ZERO «Non sono deluso da questi quattro anni in Ferrari. Quando sono arrivato per me era un sogno che si realizzava. Poi ho avuto la possibilità di competere per vincere il titolo tre volte su quattro. Non è successo, ma può capitare. Abbiamo trovato una squadra e un pilota che hanno fatto meglio di noi. Adesso però si ricomincia da zero. Macchine nuove. Regole nuove. Zero punti per tutti: ho trentadue anni e quest’anno ho fatto alcune delle migliori gare della mia carriera, ci sono tutte le premesse per tornare a vincere» (Fernando Alonso).

PAGANTE «Io non sono un pilota pagante. Non porto soldi, aiuto solo il team e dunque anche me stesso» (Felipe Massa, ancora in cerca di una macchina per la prossima stagione).