Fabio Scuto, La Repubblica 24/10/2013, 24 ottobre 2013
GIOVEDÌ
Niente infermiere ebree al turno di notte negli ospedali pubblici israeliani, perché fra le corsie si sta aggirando una contagiosa epidemia: l’amore. L’Israel National Service, aderendo alla richiesta di un gruppo ultra-sionista — il Lehava che sostiene la separazione netta con gli arabi e si batte per impedire unioni “miste” fra ebrei e non ebrei — ha deciso che le infermiere volontarie che prestano servizio in ospedale invece che andare sotto le armi non potranno più lavorare dopo le 9 di sera. Questo, “per evitare di facilitare ogni contatto con la popolazione araba”. Il turno di notte sarà effettuato solo da uomini. La decisione è una vittoria della campagna condotta da rabbini estremisti e altri movimenti di estrema destra in Israele, per evitare il contatto di qualsiasi tipo tra ebrei e arabi israeliani, in particolare tra le donne ebree e uomini palestinesi. La mobilitazione contro il servizio notturno delle infermiere è partita l’anno scorso, dopo le notizie emerse su diverse, pericolose, “relazioni intime” sbocciate tra volontarie ebree e medici palestinesi che prestano servizio negli ospedali pubblici israeliani. Il messaggio è chiaro: “Fate la guerra, non fate l’amore”.