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 2013  ottobre 24 Giovedì calendario

ALLA ROMANA PURE CON LE DONNE


Gli americani ti chiedono subito cosa fai e quanto guadagni. Per gli yankees vali quanto il tuo stipendio. In Germania nessuno osa domandare: «Was verdienen Sie?». Sono affari tuoi, e spesso la moglie ignora quanto guadagni il marito e viceversa. Anche la dichiarazione dei redditi è tabù, tranne che per i politici, che sono tenuti a rendere conto dei loro guadagni extra, sia pure salvando in parte la privacy.

Appena arrivato in Germania, mi meravigliavo per la domanda del Kellner, il cameriere, al momento del conto.

Getrennt? Cioè, ognuno per sé. Lo chiedeva anche se ero in compagnia di mia moglie, o di un’amica. Poteva mai avere dei dubbi? Colpa mia, che giungevo dalla romantica Italia. Poi ho capito subito come comportarmi. Getrennt? Naturalmente no, rispondevo, e la mia amica si meravigliava e si insospettiva. Che cosa avrei preteso da lei in cambio di un cappuccino? I maschi tedeschi che pagano il conto sono pretenziosi, mi spiegarono le signore.

Anche marito e moglie spesso pagano separati. Lavorano entrambi, e ognuno ha il suo conto in banca, top secret per il partner. Mi è capitato spesso di sentire dettagliate trattative coniugali, dopo il dessert, su quanto toccasse a ciascuno: tu hai preso l’aperitivo, io no, la bottiglia di vino in comune? Ma tu hai bevuto tre bicchieri, io due perché devo guidare. La tua torta di mele costa di più del mio gelato. «Alla prima uscita insieme», consiglia la terapeuta di coppia, Karin Kutz, «è meglio evitare e dividere. Se la donna è emancipata, la serata finirà male». Il 5% dei coniugi tiene casse separate, e il 12% in parte separate. Tra le coppie di fatto, un quarto preferisce «ognuno per sé». Non si sa come andrà a finire. E il 30% tiene conti in parte separati. Una minoranza, il 44%, si fida e mette tutto in comune, non importa chi guadagni di più. Inoltre, oggi il 54% delle donne è indipendente dal partner, e il 5% degli uomini dipende da lei.

Quando si diventa una coppia, sposata o no, prima o poi si finirà per litigare a causa dei soldi, dice Rolf Haubl, professore di pedagogia sociale all’università di Francoforte. Banale ma vero. E si finisce dallo specialista di coppia: «Quasi sempre chi guadagna da solo, o da sola, pensa che possa anche decidere le spese senza chiedere il parere del partner», dice la specialista Bianca Lechner. Sopravvive il vecchio modello: anche se la donna non guadagna, amministra da sola il bilancio familiare, le spese per la casa e i figli. E, logicamente, finisce per pretendere di venire a sapere quanto guadagna il marito, per potersi regolare. Per molti uomini, questa confidenza, che dovrebbe essere spontanea, viene tuttavia sempre considerata una perdita di potere. I consiglieri di coppia suggeriscono di stabilire caso per caso una somma a testa, due o trecento euro, che ognuno può spendere senza render conto al partner.

Ma anche i prussiani, forse per colpa o merito nostro, stanno cambiando. Non molto, a quanto sembra da un sondaggio di opinione pubblicato dalla Frankfurter Allgemeine am Sonntag. Per il 50% dei maschi è naturale pagare il conto, solo il 30% delle donne però è disposto ad accettarlo. Al primo appuntamento è meglio dividere, oppure saldare il totale da sole. Se vi capita a Berlino, non insistete troppo per comportavi da gentiluomo latino. Anche se lei non sospetta, ed è una vecchia amica, finirà per offendersi.