D. C., Focus 22/10/2013, 22 ottobre 2013
DORMI, CHE TI PASSA LA PAURA!
Manipolare la mente nel sonno per cancellare o ridurre gli effetti dei brutti ricordi. È il nuovo approccio “scaccia-paure” testato alla Northwestern University di Chicago. Obiettivo: aiutare chi soffre di fobie o disturbo da stress post-traumatico. I ricercatori hanno “torturato” 15 volontari con lievi scariche elettriche mentre mostravano loro alcuni volti abbinati a un aroma, come menta o limone. Così, vedendo l’immagine o sentendo l’odore, i partecipanti provavano paura, che era rilevata dall’aumento della sudorazione e dall’attività dell’amigdala.
ODORE. Poi, mentre i soggetti dormivano, uno degli odori era riproposto più volte, ma senza la scossa. La reazione rilevata nel sonno, all’inizio identica a quella della veglia, si è attenuata. Al risveglio, il volto associato all’odore sentito dormendo suscitava meno timore. «Questo supporta l’idea che si possa indurre un apprendimento nel sonno» dice Katherina Hauner, autrice della ricerca. Significa che il ricordo non era stato cancellato, ma si era creata una nuova associazione innocua tra volto e odore. «In teoria l’effetto si potrebbe ottenere anche coi suoni». La tecnica potrebbe avere applicazione clinica (oggi si usa per esempio una terapia in cui si rivivono le paure per ridurre le risposte emotive), ma è presto per dirlo. «Non sappiamo se l’effetto si mantiene» dice Hauner «e se funziona sui traumi più rilevanti della vita reale». D. C.