Alessandro Ferrucci, Il Fatto Quotidiano 23/10/2013, 23 ottobre 2013
FAGIOLOGY “L’UNITÀ? È ORMAI UN COVO DI CATTOLICI”
Dopo anni di lacerazioni, dubbi, discussioni sottaciute, troppo dolorose per gridarle, accuse date e restituite, la verità può finalmente tornare sul suo scaffale: “Basta con questa enorme falsità sul mio attacco a Vendola in quanto omosessuale. Basta! Tutte bugie di stampa partite da un titolo sbagliato su un giornale. La questione tra noi due è un’altra”. Quale professor Massimo Fagioli? “Il problema di Nichi è che non si può essere contemporaneamente cattolici, gay e comunisti. Soprattutto un vero comunista non può essere cattolico, perché il cattolicesimo è intriso di deliri”. Ce ne dica uno. “Credere nell’Immacolata concezione è un delirio, l’ho detto anche a Fausto (Bertinotti) altro cattolico finto comunista”. Amen.
GURU per alcuni, distruttore di cervelli per altri, pericoloso per la categoria degli psichiatri a detta di colleghi, a capo della parodia nostrana di Scientology (detta Fagiology) secondo gli ultimi accusatori, a 82 anni il professor Fagioli è nuovamente protagonista dopo l’acquisizione da parte del-l’imprenditore Matteo Fago delle quote dell’Unità. Fago, infatti, fa parte della categoria dei “fagiolini”, coloro i quali in questi trenta e passa anni hanno assistito, seguito, partecipato alle sedute di psicoterapia collettiva, organizzate a Roma, zona Trastevere, dal professore: “Fago? Non so se è uno dei miei”. Professore, come non lo sa? “Può anche darsi, forse sì, forse no, chissà. Sono questioni personali, entriamo nella sfera privata”. Però è soddisfatto dell’arrivo di Fago “per forza, l’Unità era diventata un quotidiano cattolico come Avvenire , come Repubblica dopo questa storia di Scalfari e il Papa. Io poi questo Francesco non lo sopporto, è un ipocrita e un falso, un gesuita che si fa passare da francescano, ma per favore!”. Sistemato anche il papa.
Meno fluida la questione dentro il Pd, tra i suoi dirigenti, all’interno della redazione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci: il fagiolinismo crea apprensione, tanto da obbligare il sindacato interno all’ Unità, a prendere posizione contro il professore e le sua gioia per la conquista manifestata in un articolo pubblicato da Left. “Ribadisco, era diventato un covo di cattolici”, sentenzia lapidario Fagioli.
PROFESSORE, possiamo assistere a una delle sue sedute? “Ha letto qualcuno dei miei sedici libri?”. No. “La sua è mera curiosità?”. Da qualche parte bisogna partire. “No, si informi prima. Sono sedute collettive, ma private”. Dieci, venti, cinquanta, oltre cento persone a seconda dei giorni, diverso ceto, cultura, falce e martello spesso come stella polare, l’appuntamento è dal lunedì al giovedì, si parla di sogni, “ma Freud è un imbecille”; lunghe elaborazioni dello stesso Fagioli, anche quattro ore consecutive.
Chi ha assistito descrive un fascino irresistibile , una grande capacità di eloquio, sapiente modulazione della voce, appropriata tempistica nell’incrociare vocaboli dotti, neologismi azzardati, parolacce da stadio. Soldi? “Non ci sono tariffe, chi esce può lasciare un’offerta libera a seconda delle proprie possibilità, della volontà”, specifica Fagioli. “Qualcuno si è imbucato, dei disonesti presenti solo per distruggere, ma tutti gli altri no. Sa quanta gente mi ringrazia tutti i giorni per queste sedute?”. A quanto pare molte. E i “fagiolini” sono attenti a proteggere il loro professore, a portare aventi il suo verbo, a trattarlo con enorme deferenza tanto da appellarlo “Lui” con la “elle” rigorosamente maiuscola. “Quando esce l’articolo?” Domani (oggi). “Bene. Come sono state le mie risposte?”. Interessanti. “Allora le mando una mia foto”. Benissimo.
Postilla: Matteo Fago è anche socio di Lorenzo Fagioli, figlio del professore, nella casa editrice “L’asino d’oro”, che di papà Massimo pubblica i libri. Fago è proprio un fagiolino.