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 2013  ottobre 23 Mercoledì calendario

FORESTA AMMAZZONICA, IL GRANDE INVENTARIO


È terminato l’enorme inventario della foresta amazzonica, il polmone verde del mondo che ospita 390 miliardi di tronchi. Ciò significa che sono presenti alberi adulti 55 volte più di tutti gli esseri umani che popolano il pianeta. E questo su una superficie che è dieci volte la Francia.

A queste conclusioni è giunto un gruppo di un centinaio di ricercatori provenienti da tutto il mondo, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Science.

Il lavoro è stato minuzioso: ogni gruppo di scienziati ha contato, sul terreno, a uno a uno gli alberi di diametro superiore a 10 centimetri a un’altezza di 1,30 metri dal suolo, su campioni di un ettaro. Si tratta di 1.170 porzioni di terra divise tra i nove paesi in cui si trova la foresta, a cominciare dal Brasile. Circa 700 mila alberi sono stati classificati, misurati e identificati.

Tra i risultati emersi, la constatazione che la densità della foresta dell’Amazzonia non è così elevata come si ritiene comunemente: con circa 500 alberi per ettaro in media, essa è simile a quella delle foreste francesi. Niente a che vedere con il luogo comune di un’area impenetrabile. Come osserva Daniel Sabatier, uno degli autori dello studio, la maggior parte del sottobosco è praticabile. Paradossalmente, le zone più fitte di vegetazione sono quelle toccate dall’uomo nell’era precolombiana e quelle situate in corridoi investiti da venti violenti. Quando la foresta viene distrutta, conserva la capacità di svilupparsi in maniera più forte nei secoli successivi.

In realtà, l’obiettivo principale dell’indagine era quello di avere un’idea precisa del numero di specie e della loro quantità: quelle identificate sono quasi 5 mila. Sabatier precisa che probabilmente i ricercatori sono passati accanto ad altre 11 mila specie più rare, presenti soltanto in aree non incluse nel campione. Il totale sarebbe di 16 mila specie rispetto alle 12 mila conosciute sull’intero pianeta. La riserva di biodiversità è reale ma fragile, perché i tre quinti delle specie amazzoniche rappresentano soltanto lo 0,12% del numero totale di alberi. Perciò molti di essi sono in pericolo prima ancora di essere scoperti.

Al contrario, 227 specie racchiudono da sole metà degli alberi. Questo può essere un vantaggio dal punto di vista dell’osservazione di come la foresta reagisce ai cambiamenti climatici. Un gruppo di studio dell’università americana del Texas ha evidenziato che la parte a sud della foresta amazzonica è minacciata dalla siccità in maniera più grave di quanto sostenuto finora. La causa più probabile è il riscaldamento globale del pianeta, che provoca la diminuzione delle piogge.