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 2013  ottobre 23 Mercoledì calendario

“TRANS E DROGA, IL GOVERNATORE PAGAVA BENE”


ERA di manica larga Piero Marrazzo, «pagava anche 10mila euro per un incontro» e «voleva sempre la cocaina». Lo ha descritto così Paloma l’ex presidente della Regione. Sentita ieri come testimone nel processo che vede 4 carabinieri accusati di aver progettato un ricatto ai danni dell’ex presidente della Regione Lazio, la trans brasiliana ha descritto il suo rapporto con Marrazzo, facendo infuriare l’avvocato dell’ex governatore che ora vuole denunciarla per calunnia. «In sette anni il presidente mi ha dato 70mila euro. Nei nostri incontri non facevamo sesso ma consumavano solo cocaina. Ci siamo visti pure in uffici della Regione». Interrogata dal pubblico ministero Edoardo De Santis, la sudamericana, ha ripercorso nel dettaglio la sua conoscenza con il giorna-lista, nata nel 2002. «Io “battevo” nella zona di via Flaminia e lui mi abbordò con l’auto. Nel corso del primo incontro mi ha dato 10mila e 200 euro ma è arrivato a darmi anche 17mila euro come “regalo” perché dovevo tornare in Brasile».
Come già messo a verbale durante le indagini dei carabinieri del Ros, coordinate dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli, Paloma ha raccontato di un incontro avvenuto, a suo dire, negli uffici della Regione Lazio. In quell’occasione, ha detto, «Marrazzo prese i soldi per pagarmi da alcuni libri che aveva in una libreria». Paloma ha poi aggiunto che l’ex governatore «durante gli incontri consumava sempre cocaina.
Mi dava circa 1000 euro che servivano per acquistare la sostanza. Gli incontri avvenivano anche nel suo appartamento e capitava spesso che lui si presentasse già “fatto” di coca».
Un rapporto sporadico ma che è durato parecchio. La trans ha raccontato di aver incontrato l’allora presidente anche la notte tra il 2 e il 3 luglio del 2009, giorno in cui, secondo la ricostruzione dell’accusa, avvenne l’irruzione dei carabinieri “infedeli” nell’appartamento della trans Natalì. «Quella notte rimase con me fino alle 5 di mattina, facemmo uso di droga. Poi, il pomeriggio successivo, mi richiamò e andai a casa sua sempre per incontri a base di cocaina».
Parole che non sono piaciute affatto alla difesa di Marrazzo (parte civile nel processo), affidata all’avvocato Luca Petrucci: «La denunceremo per calunnia ». Il suo racconto è denso di fatti inverosimili. Paloma ha parlato di un incontro avvenuto
egli uffici della Regione Lazio dove il mio assistito avrebbe preso dei soldi e della cocaina. È assurdo. Per entrare negli uffici della Regione ci sono precise procedure di identificazione, servizi di sicurezza, telecamere. Insomma possibile che nessuno abbia visto?».