Sergio Rizzo, Corriere della Sera 22/10/2013, 22 ottobre 2013
MARADONA E I CATTIVI MAESTRI
«Io non mi nascondo», ha rivendicato Diego Armando Maradona a Fabio Fazio, quando il conduttore della trasmissione Che tempo che fa ha ricordato domenica sera in diretta tv il suo contenzioso con Equitalia. Ti viene da pensare: finalmente qualcuno che non ha paura di guardare il Fisco negli occhi, fra tutti quegli sportivi e personaggi dello star system che sono scappati all’estero per non pagare le tasse. Finalmente.
E arrivi alla conclusione che se ancora oggi il Pibe de Oro è così amato in tutto il mondo un motivo c’è. Poi però arriva il gesto dell’ombrello indirizzato a Equitalia che gli aveva pignorato l’orecchino di brillanti, preceduto dall’esibizione dei polsi nudi. Come a dire: «Che sono scemo a tornare in Italia anche con l’orologio?». Allora ti cadono le braccia. Lui dice che è solo sarcasmo, il viceministro Stefano Fassina gli dà del miserabile, il Nostro replica che Equitalia si vuole fare pubblicità con il suo nome. Una scivolata inaccettabile, da cartellino rosso immediato. Aspettiamo solo qualcuno che giustifichi la maleducazione facendo spallucce: «Che volete, è una maradonata…». Ci sarà di sicuro. Dato a Diego quel che è di Diego, mettetevi nei panni di uno straniero che abbia una pendenza con il Fisco italiano. Leggendo i giornali scoprirebbe che negli ultimi dodici mesi ignoti hanno messo una bomba davanti alla sede Equitalia di Verona, devastato due sedi a Genova, fatto un attentato agli uffici di Livorno e minacciato i dipendenti un po’ in tutta Italia, al punto che uno di loro ha raccomandato a suo figlio: «Non dire a nessuno dove lavoro». Mentre dalla politica arrivavano manifestazioni di solidarietà del tenore seguente. Il leghista Sergio Divina: «Gli italiani odiano Equitalia». Il suo collega di partito Matteo Salvini: «In alcuni casi Equitalia pratica lo strozzinaggio». L’ex presidente del Senato Renato Schifani: «Equitalia è un mostro aggressivo che quando azzanna divora». Il leader della destra Francesco Storace: «Equitalia si prepara a torturare i cittadini». La prima cosa che quello straniero possa fare è intanto scegliersi un avvocato, come il legale di Maradona Angelo Pisani, così in sintonia con quei politici da fondare addirittura una lista elettorale apparentata Pdl e Lega dal nome inequivocabile: «Noi consumatori-Liberi da Equitalia». La seconda è fare il gesto dell’ombrello. Sempre che sia lesto, come Diego, a imparare come funziona qui. Dentro e fuori dal campo .
Sergio Rizzo