Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  ottobre 21 Lunedì calendario

VINCE IL FILO INTERDENTALE


Oggetti scomparsi. Il filo interdentale ha vinto la sua battaglia. Sino a un decennio fa era usuale ricevere nei ristoranti alla fine del pasto gli stuzzicadenti. Raccolti dentro un contenitore metallico, insieme alla oliera e al sale, o in igienici involucri trasparenti o bianchi. La generazione di mio padre, nata all’inizio del XX secolo, lo ostentava alla fine del pasto, e sovente si vedevano persone uscire dalla trattoria con lo stuzzicadente che spuntava dalla bocca. Questo nelle classi popolari, perché al desco borghese non era ben visto. Se lo si usava, lo si faceva coprendo la bocca con la mano, in modo da non far vedere il bastoncino agito nel cavo orale. Lo stuzzicadenti è un oggetto molto antico, presente nel corredo funebre di re, imperatori, aristocratici. Ci sono tombe antichissime che ne presentano di metallo, anche prezioso. Presso popoli dell’Asia e dell’Africa si usa ancora oggi un bastoncino per nettare i denti, assai diverso dalla forma ridotta e appuntita dei nostri stuzzicadenti.
Oggi a vincere è il filo interdentale, che ha comportato lo spostamento dell’atto di pulizia dalla tavola al bagno, dal luogo pubblico allo spazio privato. Il filo ha un inventore, mentre lo stuzzicadenti è assolutamente anonimo. Sarebbe stato un dentista di New Orleans, tale Levi Spear Parmly, a proporne l’uso nel 1815: un filo di seta proposto ai clienti. Nel 1882 comincia la produzione in seta non cerata, e nel 1898 al Johnson & Johnson lo brevetta, ma resta poco diffuso. Con l’introduzione del nylon comincia l’ascesa. Ora oltre al nylon si usa il teflon, che rende il filo resistente ed elastico.
I dentisti raccomandano, oltre all’uso quotidiano dello spazzolino (tre volte al giorno, dopo i pasti), anche il filo interdentale, fondamentale per l’igiene orale: previene gengiviti, carie e paradontiti. Inoltre, sembra che la pulizia della bocca, oltre a evitare l’alito cattivo, è importantissima contro le malattie del cuore che avrebbero origine dalla cattiva manutenzione dei denti. Per vivere più a lungo bisogna pulire gengive e denti, cosa che lo stuzzicadente non riusciva a fare con la medesima efficienza. In vendita si trova anche un filo interdentale elettrico, simile agli spazzolini elettrici, un prodotto che non sembra però avere molto successo, data l’economicità e semplicità del filo, riavvolto in un contenitore di plastica facile da portare con sé: dai dieci ai cinquanta metri riavvolti da svolgere giorno dopo giorno. Uno yo-yo tra canini, molari e incisivi.