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 2013  ottobre 21 Lunedì calendario

“NOI LI ARRESTIAMO, MA LA POLITICA LI RIMETTE FUORI”


Ma ti sembra una cosa normale che noi facciamo tanta fatica per prenderli e poi, per salvarne uno, la politica decide che ce li rimanda fuori tutti? Io ci porterei i parlamentari per strada, sulle volanti scassate, di notte, tra puttane e topi d’appartamento. Così forse capirebbero”. Claudio, lo chiameremo così, è uno sbirro all’antica, uno di quelli che hanno passato quasi tutta la loro vita a tentare di rendere più sicura quella di noialtri. La città, quando cala la sera, è il suo campo di battaglia.
“SONO ENTRATO in polizia oltre 30 anni fa – ci racconta –, quando ancora si sentiva l’eco delle pallottole nelle piazze. Ma io son sempre stato comunista, scrivilo questo. Volevo diventare commissario, ma non avevo una gran voglia di studiare. Allora non c’erano i telefonini, le intercettazioni, le indagini le facevi per strada, seguendo il fiuto e fidandoti dell’istinto. E però c’erano pure meno furti, meno ladri. Spesso riuscivi a restituire le macchine rubate ai legittimi proprietari prima che le smontassero e rivendessero i pezzi. Certo, si rubava negli appartamenti, ma di solito i criminali venivano da fuori e dove abitavo io, in una piccola città, qualsiasi movimento era notato in anticipo”. Claudio oggi lavora in una metropoli, l’esame del Dna e le celle telefoniche hanno fatto fare alle indagini passi da gigante, ma nello stesso tempo sono variati numeri e tipologie di furti.
“Le città hanno attirato tanta gente, ma non sono riuscite a soddisfare il bisogno di lavoro di tutti. E quindi molti poveracci si sono trasformati in ladri. E poi ci sono i nuovi poveri: i disoccupati o gli anziani, che con la pensione non ce la fanno a sbarcare il lunario. Qualche tempo fa ci hanno chiamato da un supermercato a due passi dalla Questura: avevano beccato un nonnino con una confezione di omogeneizzati sotto il cappotto. Abbiamo fatto finta di portarlo dentro, gli abbiamo fatto una ramanzina e l’abbiamo lasciato andare. Ma io mi sono vergognato per lui”.
Le forze dell’ordine negli ultimi anni sono state fortemente penalizzate, tra tagli dovuti alle varie Finanziarie e blocco degli aumenti e dei turn over. “Provate a fare un giro tra i meccanici di periferia – prosegue l’ispettore –, li troverete pieni di Volanti rotte. A volte rimangono lì per giorni, perchè non ci sono i soldi per aggiustarle; altre volte vengono fatte le riparazioni minime e quindi dopo una settimana si scassano di nuovo. È chiaro che con questi mezzi, centomila chilometri sulle spalle e poca benzina, non sempre riusciamo a inseguire un ladro su un motorino”.
MA A PREOCCUPARE Claudio non sono soltanto i problemi della polizia: “Il nostro sistema carcerario fa acqua anche per il fenomeno delle sliding doors, le porte girevoli. Tu li arresti, loro entrano in carcere e dopo tre giorni il Gip li rimette in libertà, o applica una misura alternativa. Sto parlando dei ladri di polli, naturalmente, perchè i ladri veri mica li becchiamo... Quelli, nonostante il lavoro delle Squadre mobili, in galera non ci finiscono”. Però i furti e le rapine sono i reati più frequenti, quelli che fanno male alle vittime. “L’altro giorno sono arrivate due sorelle, una 65 l’altra 78 anni. Le avevano seguite all’uscita di una banca, dove avevano svuotato una cassetta di sicurezza; un motorino si era accostato alla loro macchina, il tizio seduto dietro aveva spaccato il finestrino con il casco e aveva portato via la borsa di una delle due. Gioielli, soldi, ricordi, tutto. Erano terrorizzate e sconvolte. Il giorno dopo la scena si è ripetuta con un’altra anziana. Era una banda che prendeva di mira le vittime fuori dalle banche. Li abbiamo presi, uno dei due era una nostra vecchia conoscenza, ma non siamo riusciti a recuperare la refurtiva”. A demotivare ancora di più l’ispettore c’è l’ipotesi – più che concreta – di un provvedimento di clemenza che svuoti le carceri: “Lo sanno tutti perchè vogliono fare l’indulto e l’amnistia, non certo per risolvere il problema carceri. Solo che, così, ci ritroveremo le strade piene di ladri di polli. E siamo sicuri che la popolazione lo voglia davvero?”.