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 2013  ottobre 21 Lunedì calendario

IL CONTANTE HA L’AFFANNO CRESCE IL MOBILE PAYMENT ANCHE NEGLI EMERGENTI


Milano Il contante continua a perdere terreno a favore dei pagamenti elettronici, a qualsiasi latitudine. È questo quanto emerge dal World Payments Report 2013 pubblicato da Capgemini e Rbs, secondo il quale il volume dei pagamenti non-cash relativo al 2012 dovrebbe raggiungere i 333 miliardi di transazioni dopo l’incremento dell’8,8% registrato nel 2011. La crescita viene soprattutto dai Paesi Emergenti, dove il contante la fa ancora da padrone, mentre nel mondo occidentale l’aumento è molto più moderato, anche se a livello globale più dei tre quarti dei pagamenti elettronici avvengono proprio in questa parte del mondo. Nel dettaglio la crescita dei pagamenti non-cash si è attestata al 20% in Europa Centrale, Medio Oriente, l’Africa (Cemea) e nei Paesi asiatici emergenti, mentre l’America Latina si è assestata su una percentuale del 14,4%. Si tratta di tassi di crescita nettamente superiori a quelli di Nordamerica Europa e Giappone, che si sono comunque confermati come i maggiori attori nei pagamenti non-cash con una percentuale del 76,9% dei volumi globali. Nonostante la rincorsa degli Emergenti, a questi tassi ci vorrà almeno un decennio prima che Asia e America Latina possano superare i volumi di transazioni delle economie mature. In molti Paesi emergenti sono gli stessi governi che varano leggi ed iniziative volte ad incoraggiare l’uso dei pagamenti non-cash. «Il costante incremento dei pagamenti non-cash è l’espressione della vita interconnessa
di oggi. Una crescita dell’’8,5% nelle transazioni per pagamenti non-cash prevista per il 2012 corrisponde a circa 47 transazioni all’anno per ciascun uomo, donna e bambino del pianeta. Nei mercati in via di sviluppo, il mobile payment permette a sempre più individui di accedere alle transazioni finanziarie, mentre nelle regioni più avanzate si assiste alla crescente diffusione di carte prepagate e valuta virtuale, frutto di una capacità di innovazione sempre più incentrata sul cliente», spiega Kevin Brown, managing director e global head of transaction services di Rbs International Banking. Andando ad analizzare il dettaglio delle forme di pagamento, emerge che le carte di debito e di credito restano il più diffuso strumento di pagamento non-cash. Seguono poi le transazioni effettuate su internet e quelle fatte con i telefoni cellulari. Nel corso del 2011 l’utilizzo delle carte di debito è infatti cresciuto del 15,8% (per un totale di 124 miliardi di transazioni), mentre quello relativo alle carte di credito è salito del 12,3% (per un totale di 57 miliardi di operazioni). Le stime indicano che da qui al 2014 gli e-payments e m-payments cresceranno rispettivamente del 18,1% e 58,1% all’anno: nello specifico le previsioni parlano di un volume complessivo pari a 34,8 miliardi di operazioni per gli e-payments e 28,9 miliardi di transazioni per gli mpayments. Nel settore relativamente nuovo degli e-payment e degli m-payment le normative differiscono significativamente da regione a regione e questo ha un impatto sulla loro crescita e, soprattutto sulla loro modalità di crescita. Il report rileva infatti come sia in forte aumento il numero degli operatori non bancari che offrono opzioni di pagamento, come per esempio Google, e a questo va aggiunto il fatto che si stanno diffondendo valute virtuali (Bit-Coin). Il Nordamerica, per esempio, focalizza in maniera particolare l’attenzione su trasparenza e praticità per il cliente finale. La regione Asia-Pacifico punta invece più sulla standardizzazione e sul coinvolgimento di nuovi soggetti nel sistema finanziario. In Europa infine lo scenario è dominato dalla direttiva Sepa con gli enti di regolamentazione impegnati ad aumentare concorrenza e trasparenza. «Il segmento payment acquisition è emerso come quello con le maggiori potenzialità per l’innovazione incentrata sul cliente — si legge nel report World payments report — Per innovare, i Payment services providers (Psp) devono puntare su: desiderio di prossimità al cliente, capacità di soddisfare richieste nuove e mutevoli, frammentazione della catena del valore. Innovando nel segmento payment acquisition i Psp possono rispondere alle attese dei clienti retail e corporate in termini di maggiore scelta di strumenti, location, canali e valute ». Secondo gli esperti di Capgemini e Rbs sono proprio gli e-payments e gli m-payments ad avere le maggiori potenzialità di crescita e a essere quindi i settori più interessanti per gli operatori finanziari. I driver della crescita di questi segmenti sono sostanzialmente tre: la sempre maggiore diffusione di smartphone e di internet, i progressi della tecnologia e l’innovazione in termini di prodotti e servizi. Secondo il report, l’innovazione nell’acquisizione consumer-to-business (C2B) si sta evolvendo verso pagamenti any form, anywhere e anytime riscontrabili nei modelli alternativi proposti da PayPal e WorldPay. Per quanto riguarda l’acquisizione businessto- business (B2B), l’innovazione risiede nelle soluzioni Swift (sicurezza 3SKey) ed ErsteConfirming (soluzione per la supply chain).