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 2013  ottobre 20 Domenica calendario

LA MONETA DELLA FIDUCIA


David è il titolare di un’impresa che offre servizi postali e di corriere espresso a Cagliari. Nonostante la crisi David ha pensato che questo fosse il momento buono per investire. Ha deciso di sostituire i suoi vecchi scooter a benzina con una flotta di scooter elettrici, migliorando la propria offerta e incrementando così la sua base clienti. Michele è titolare di una rivendita edile, un’azienda familiare con oltre 50 anni di storia. Nonostante la crisi e il crollo generalizzato del settore edile, il suo fatturato nell’ultimo anno è tornato a salire, segnando una crescita del 25 per cento. Storie inconsuete in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, un periodo caratterizzato da un pessimismo generalizzato, da una scarsa fiducia verso il futuro, da un sentimento di paura paralizzante che finisce per farci sprofondare ancora più in basso in questo vortice che sembra inghiottire ogni cosa.
Storie fortunatamente ogni giorno più comuni nella mia Isola. Solo alcune delle storie delle oltre 1.500 imprese sarde che hanno scelto di aderire al Circuito Sardex.net. Migliaia di uomini e donne che hanno preso consapevolezza del fatto che quella che ci troviamo ad attraversare è una crisi finanziaria e non produttiva. Che la crisi non risiede nella loro capacità di produrre valore ma nella momentanea incapacità del sistema economico di fornire loro i mezzi finanziari necessari al funzionamento delle proprie imprese. Migliaia di persone che hanno scelto di affiancare all’euro una moneta comunitaria e un sistema di credito paralleli a quelli tradizionali, decidendo di sostenersi reciprocamente, preferendo la collaborazione alla competizione.
Sardex.net è un modo nuovo di ripensare l’economia: locale, cooperativa, interconnessa, sostenuta dalla forza del gruppo e dalla fiducia reciproca. Attraverso il circuito le imprese aderenti hanno l’opportunità di generare nuovo fatturato, trasformando il proprio potenziale inespresso, il proprio invenduto, il proprio tempo inutilizzato in liquidità aggiuntiva immediatamente fruibile per sé e per la propria impresa. Le vendite in Sardex non vanno a sostituirsi alle loro normali vendite in euro ma vanno piuttosto a sommarsi a esse, offrendo loro un mercato complementare e supplementare, un’opportunità in più di contribuire alla ripresa e al sostegno dell’economia del proprio territorio. A chi si stesse chiedendo se questo tipo di sistemi rappresentino allo stato attuale la soluzione alla crisi che stiamo attraversando, rispondo parafrasando l’incipit di «Stamp script» di Irving Fisher: Sardex is not a panacea, non è l’unguento in grado di curare ogni male. Tuttavia Sardex, così come gli altri sistemi di mutual credit diffusi in tutto il globo, pur non essendo "la soluzione", può de facto rappresentare una parte importante di essa.
Lo dimostrano i quasi 80 anni di storia del Circolo Economico Wir, oggi Wirbank, fondato a Zurigo, in Svizzera, nel 1934 a seguito della crisi del ’29, che, con un giro d’affari annuo di oltre 2 miliardi di Wir (1 Wir equivale a 1 Franco) e con oltre 65mila piccole e medie imprese aderenti, è la dimostrazione più eclatante e duratura dell’efficacia di questi sistemi. Numerosi studi accademici svolti sull’impatto del Wir sull’economia svizzera hanno dimostrato che la sua stabilità, la sua grande capacità di adattamento e la sua maggiore solidità in rapporto alle economie vicine sono attribuibili proprio all’esistenza del circuito Wir e alla sua moneta comunitaria parallela. Come argomentato e accuratamente documentato da James Stodder nel suo paper «Complementary Credit Networks and Macro-Economic Stability: Switzerland’s Wirtschaftsring» queste monete svolgono una fondamentale funzione controciclica: ogni qual volta è in atto un periodo di recessione, il volume degli scambi in queste valute aumenta. All’inverso, quando l’economia ritrova il cammino della crescita, il loro volume diminuisce, ma non scompare, continuando ad ancorare economia al territorio e a incentivare la fiducia, la coesione e la collaborazione all’interno delle comunità che le utilizzano.
Il Sardex così come il Wir non sono una vera e propria moneta; sono intangibili, sono un bit, un’informazione e, in quanto tali, nessuno può possederli fisicamente. Sono delle semplici unità di conto, utili a misurare debiti e crediti reciproci tra gli aderenti, "credito" che nasce dalle imprese per le imprese. "Monete" il cui valore non è imposto per legge o garantito da titoli o metalli pregiati, ma è garantito da qualcosa di più prezioso dell’oro: dalla fiducia dei singoli verso la propria comunità e da quella della comunità verso i singoli che la compongono.
Sistemi in cui la moneta ritorna alla sua funzione primaria: quella di semplice medium per gli scambi. Non più un fine ma semplicemente un mezzo di prosperità e di sviluppo. In questo orizzonte anche la parola "credito" tende a riacquisire il suo significato etimologico e primario, ovvero confidare, ritenere vero, avere fiducia nel proprio prossimo e nella sua capacità di ripagare quanto ricevuto attraverso il proprio lavoro.
Carlo Mancosu, fondatore di Sardex.net