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 2013  ottobre 21 Lunedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - 70 MILIONI DI TELEFONATE FRANCESI INTERCETTATE DAGLI AMERICANI


PARIGI - C’è tensione tra Parigi e Washington dopo la rivelazione che la National Security Agency (Nsa) americana registrò in segreto più di 70 milioni di telefonate in Francia. Una diffusa questa mattina dal giornale Le Monde. Il governo francese ha convocato d’urgenza l’ambasciatore Usa, Charles Rivkin, al quale ha chiesto spiegazioni e l’assicurazioni che questo tipo di spionaggio non si ripeta. Il presidente, François Hollande, solleverà il caso al vertice Ue in programma da giovedì a Bruxelles e domani mattina a Parigi il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ne parlerà con il segretario di Stato Usa, John Kerry, a cui ribadirà che si tratta di "pratiche totalmente inaccettabili".
"E’ incredibile che un Paese amico, un alleato come gli Usa, possa spiare così tante comunicazioni private", ha protestato dalla Danimarca il premier francese, Jean-Marc Ayrault, "è una cosa che non ha giustificazioni strategiche o di difesa nazionale". Ayrault ha chiesto che si creino le condizioni "per porre fine in modo trasparente a questo tipo di spionaggio". Il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha definito "sconvolgenti" le rivelazioni.
Convocato l’ambasciatore Usa. Questa mattina il ministro degli Esteri Fabius ha incontrato l’ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi, Charles Rivkin. Arrivando al Quai d’Orsay, Rivkin si è limitato a dire che gli attuali rapporti Usa-Francia a livello politico-militare sono "i migliori da una generazione". "Gli abbiamo ricordato che queste pratiche fra stati alleati non sono accettabili e vanno fermate", ha detto il portavoce del ministro Alexandre Giorgini. La Francia ha "una risposta in tempi rapidi". "Siamo stati messi in guardia nel mese di giugno ed abbiamo reagito con forza ma visibilmente bisogna andare oltre. Questo tipo di pratiche, che minacciano la vita privata, è totalmente inaccettabile tra paesi partner - ha detto poco prima dell’incontro Fabius".
Le rivelazioni di Snowden. Le nuove rivelazioni sono state pubblicate da Le Monde sulla base di documenti ottenuti da Edward Snowden. In base a quanto riportato dal quotidiano - che cita documenti dall’ex consulente della stessa Nsa Edward Snowden - l’agenzia statunitense di controspionaggio Nsa ha intercettato in modo massiccio le comunicazioni telefoniche dei cittadini francesi. Su un periodo di 30 giorni, dal 10 dicembre 2012 all’8 gennaio 2013, 70,3 milioni di registrazioni di telefonate francesi sono state eseguiti dalla Nsa.
"Il futuro spiegherà forse, un giorno, perché Parigi è rimasta così discreta, rispetto a Berlino o Rio, dopo le rivelazioni sui programmi di spionaggio elettronico americano nel mondo. Perché la Francia è stata altrettanto coinvolta e dispone oggi di prove tangibili del fatto che i suoi interessi sono quotidianamente presi di mira", si legge nell’articolo co-firmato dal giornalista di Le Monde Jacques Follorou e da Glenn Greenwald, l’ex columnist del Guardian che per primo ha pubblicato le rivelazioni di Edward Snowden.
Le intercettazioni. La Nsa, scrive il sito di Le Monde, "dispone di diversi modi di raccolta. Quando certi numeri di telefono vengono usati in Francia, questi attivano un segnale che fa scattare automaticamente la registrazione di alcune conversazioni. Questa sorveglianza recupera anche gli sms e il loro contenuto in base a parole-chiave". I documenti in possesso del quotidiano francese "forniscono sufficienti spiegazioni da far pensare che gli obiettivi della Nsa riguardano sia persone sospettate di legami con il terrorismo che individui presi di mira per la loro semplice appartenenza al mondo degli affari, della politica o dell’amministrazione francese".
Presidente messicano nel mirino. Le rivelazioni del quotidiano Le Monde seguono di poche ore una denuncia di Der Spiegel, anch’essa basata su documenti forniti da Snowden. Secondo la rivista tedesca, l’Nsa nel 2010 entrò illegalmente sull’indirizzo di posta elettronica dell’allora presidente messicano, Felipe Calderon, e anche nel dominio usato dai membri del suo governo per comunicazioni diplomatiche ed economiche.
Le reazioni. Una questione quella del datagate che suscita reazioni anche in Italia. "E’ una vicenda molto delicata e ’spinosa’, come disse anche il capo dello stato, sulla quale è importante tenere alta l’attenzione anche da parte del Parlamento, intervenuto già la scorsa estate svolgendo alcune audizioni", dice Ettore Rosato, della presidenza del Pd.
Secondo Claudio Fava, deputato di Sel e componente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza quello che succede in Francia "è avvenuto anche in Italia". Secondo Fava, che riferisce di colloqui con i vertici della sicurezza americana a Washington, "i servizi italiani ne erano al corrente".

Claudio Fava, deputato Sel e componente del Copasir - il comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza - afferma che nuova è solo la reazione del governo francese. "Di fronte allo spionaggio della Nsa su milioni di utenze, Parigi ha convocato l’ambasciatore Usa. Mentre l’Italia, di fronte a notizie simili, si è girata dall’altra parte. Chiediamo al governo Letta di cambiare atteggiamento"
Intervista di Silvia Garroni

NOSTRA AMBASCIATA INTERCETTATA A WASHINGTON, INTERCETTAZIONE IN PARTENZA E IN ARRIVO IN ITALIA. EQUILIBRIO TRA NECESSIOTA’ DI SICUREZZA E PRIVACY. CHIEDEREMO MA NON CI ASPETTIAMO. L’ATTG DEI GOVERNI ITALIANI NON SONO MAI ARRIVATI... QUARTO GOVERNO CONSECUTIVO CONFLITTO DAVANTI A CORTE COST SU ABU OMAR. UNICO ATTO DI VITALITA’ DEI GOVERNI ITALIANI

«La National Security Agency ha sistematicamente spiato il governo messicano per anni», scrive il settimanale tedesco Der Spiegel. Più di preciso, ha hackerato l’account email pubblico dell’ex presidente Felipe Calderon quando era in carica, come si legge in un rapporto top secret risalente a maggio 2010 e compilato dal TAO (Tailored Access Operations), la divisione dell’intelligence USA deputato a predisporre «metodi speciali per bersagli speciali».
Tra i contenuti reperiti a quell’indirizzo mail, utilizzato secondo l’NSA anche da diversi membri del governo, «comunicazioni diplomatiche, economiche e sulla leaderhip», si legge su Der Spiegel, che «continuano a fornire informazioni sul sistema politico del Messico e sulla sua stabilità interna». L’operazione, secondo i documenti forniti da Edward Snowden, reca il nome in codice ‘FlatLiquid’ e ha portato a considerare l’ufficio del presidente una «fonte redditizia» di materiale.
Ma la sorveglianza NSA in Messico è più estesa
Un nuovo, importante tassello, all’interno di un quadro in cui il coinvolgimento del Messico nello scandalo NSA era già ampiamente noto: metadati di conversazioni telefoniche e via Internet sono raccolti a milioni nel Paese come nel resto di tutta l’America Latina, lo spionaggio riguarda anche il traffico di stupefacenti e le sue relazioni commerciali – grazie addirittura a un team dedicato allo scopo per i paesi del continente – estendendosi plausibilmente a informazioni militari e di intelligence. Quanto alla raccolta delle mail presidenziali, un documento datato giugno 2012 e raccontato da Glenn Greenwald a O Globo poco meno di due mesi fa rivela che anche il successore di Calderon, Pena Nieto, abbia subito lo stesso trattamento.
Il focus sugli stupefacenti è tuttavia ulteriormente confermato dalla rivelazione di un’altra operazione precedentemente sconosciuta, ‘Whitetamale’, risalente al 2009 e con obiettivo infiltrare gli account di posta elettronica di vari esponenti di alto profilo del Public Security Secretariat dedicato, appunto, a combattere il traffico di droga. L’hackeraggio ha consentito all’NSA di ottenere nozioni preziose su «diversi cartelli della droga», ma anche sugli argomenti principali utilizzati dalla diplomazia e quindi sfruttati dall’agenzia per «condurre colloqui di successo su temi politici e pianificare investimenti internazionali». Non esattamente il contrasto al terrorismo di cui dovrebbe occuparsi l’agenzia tramite i suoi programmi di sorveglianza. I rapporti prodotti grazie a quelle informazioni in un solo anno sono stati 260, scrive Der Spiegel.
Anche la raccolta di massa dei metadati sulle conversazioni online e telefoniche è confermata. Ora ne sappiamo il nome, ‘Eveningeasel’, e che include il traffico sms.
Quanto allo spionaggio di Pena Nieto nel 2012, ha riguardato anche nove collaboratori, e si è esteso alle comunicazioni via sms dell’allora candidato presidente : sono così stati intercettati quasi 86 mila messaggi. Non stupisce dunque che, secondo Der Spiegel, le nuove rivelazioni potrebbero causare un incidente diplomatico tra Stati Uniti e Messico.