mi.bo., la Repubblica 20/10/2013, 20 ottobre 2013
MA LA SALUTE NON È UN MERCATO COSÌ SI FINANZIANO I PAESI RICCHI [I DUBBI DEL DOTTOR COSTANTINO TROISE, RESPONSABILE DELL’ANAAO]
Una novità positiva che va maneggiata con cura. «Altrimenti i sistemi sanitari più poveri rischiano di diventarlo ancora di più, pagando quelli ricchi». Costantino Troise, responsabile del sindacato dei medici ospedalieri Anaao mette in guardia dai rischi legati alla direttiva europea.
Cosa pensa della legge sulla mobilità dei pazienti?
«Favorire l’accessibilità delle cure su scala continentale è positivo, è giusto che i cittadini possano spostarsi dove vogliono per cercare il medico. Però ci sono cose da chiarire, rischi da evitare».
Quali?
«Bisogna evitare che i Paesi in difficoltà si impoveriscano ancora di più, non solo per pagare le cure dei loro cittadini che si spostano ma anche perché la loro forza lavoro si trasferisce verso i Paesi più ricchi».
Un po’ come accade nelle Regioni italiane.
«Da noi ci sono realtà del Nord il cui sistema è mantenuto anche dalle Regioni del Sud. La salute non deve essere trattata come un mercato, ma c’è il rischio che segua le stesse logiche. A discapito delle amministrazioni e degli stessi cittadini, che sono costretti a spostarsi per cercare le cure».
(mi.bo.)