Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  ottobre 19 Sabato calendario

«UNA FONDAZIONE PER CHI HA AVUTO PROBLEMI COME ME»


La rivelazione Lapo Elkann la fa nel corso di una lunga intervista al quotidiano Il Fatto . «Da quando ho compiuto 13 anni ho vissuto cose dolorose che poi mi hanno creato grosse difficoltà nella vita — dice l’imprenditore nato a New York 36 anni fa —. Cose capitate a me e ad altri ragazzi. Parlo di abusi fisici. Sessuali. Mi è accaduto. Li ho subiti».
Lapo Elkann racconta della decisione della famiglia di farlo studiare in un collegio gesuita per i problemi di dislessia («l’ho vissuta come una vera e propria punizione»), della sua esperienza da militare a Cuneo (compresa una lite con un commilitone: «Non sono cinico ma so come difendermi. Accetto tutto, non gli insulti alla mia famiglia»). E poi tocca l’aspetto più delicato, quello degli abusi sessuali. «Altre persone che hanno vissuto cose simili non sono riuscite ad affrontarle — afferma —. Il mio migliore amico, che era in collegio assieme a me per quasi 10 anni e ha vissuto quello che ho vissuto io, si è ammazzato un anno e mezzo fa».
Lapo spiega: «Non ne ho mai parlato prima, anche perché voglio che questa storia serva a qualcuno. Sto pensando a una fondazione. Voglio aiutare chi ha passato quello che ho passato io. Parlare è giusto, ma facendo qualcosa di utile, di positivo».
Dal canto loro i gesuiti, attraverso una nota di padre Vitangelo Denora, delegato per le scuole della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, precisano: «Siamo molto vicini a Lapo Elkann, che oggi ha condiviso su un quotidiano una ferita profonda della propria adolescenza. Preghiamo per lui con tutto il cuore e condanniamo con ogni fermezza gli abusi compiuti nei suoi confronti. Per chiarezza e completezza di informazione, ci sentiamo però di dover escludere che abbia mai studiato in uno dei nostri collegi in Italia, né a quanto ci risulta, dopo aver compiuto le prime verifiche, in uno degli istituti della Compagnia presenti nel mondo».
Aggiunge padre Denora: «Saremmo felici di ospitare Lapo Elkann quanto prima in uno dei nostri sei collegi in Italia, per discutere con lui dei ragazzi e dei loro sogni e magari, se vorrà, di avviare anche qualche progetto insieme».