Corriere della Sera 19/10/2013, 19 ottobre 2013
«UNA FONDAZIONE PER CHI HA AVUTO PROBLEMI COME ME»
La rivelazione Lapo Elkann la fa nel corso di una lunga intervista al quotidiano Il Fatto . «Da quando ho compiuto 13 anni ho vissuto cose dolorose che poi mi hanno creato grosse difficoltà nella vita — dice l’imprenditore nato a New York 36 anni fa —. Cose capitate a me e ad altri ragazzi. Parlo di abusi fisici. Sessuali. Mi è accaduto. Li ho subiti».
Lapo Elkann racconta della decisione della famiglia di farlo studiare in un collegio gesuita per i problemi di dislessia («l’ho vissuta come una vera e propria punizione»), della sua esperienza da militare a Cuneo (compresa una lite con un commilitone: «Non sono cinico ma so come difendermi. Accetto tutto, non gli insulti alla mia famiglia»). E poi tocca l’aspetto più delicato, quello degli abusi sessuali. «Altre persone che hanno vissuto cose simili non sono riuscite ad affrontarle — afferma —. Il mio migliore amico, che era in collegio assieme a me per quasi 10 anni e ha vissuto quello che ho vissuto io, si è ammazzato un anno e mezzo fa».
Lapo spiega: «Non ne ho mai parlato prima, anche perché voglio che questa storia serva a qualcuno. Sto pensando a una fondazione. Voglio aiutare chi ha passato quello che ho passato io. Parlare è giusto, ma facendo qualcosa di utile, di positivo».
Dal canto loro i gesuiti, attraverso una nota di padre Vitangelo Denora, delegato per le scuole della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, precisano: «Siamo molto vicini a Lapo Elkann, che oggi ha condiviso su un quotidiano una ferita profonda della propria adolescenza. Preghiamo per lui con tutto il cuore e condanniamo con ogni fermezza gli abusi compiuti nei suoi confronti. Per chiarezza e completezza di informazione, ci sentiamo però di dover escludere che abbia mai studiato in uno dei nostri collegi in Italia, né a quanto ci risulta, dopo aver compiuto le prime verifiche, in uno degli istituti della Compagnia presenti nel mondo».
Aggiunge padre Denora: «Saremmo felici di ospitare Lapo Elkann quanto prima in uno dei nostri sei collegi in Italia, per discutere con lui dei ragazzi e dei loro sogni e magari, se vorrà, di avviare anche qualche progetto insieme».