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 2013  ottobre 21 Lunedì calendario

MARADONA DA FAZIO:

PUNTUALE — Maradona è arrivato in Rai alle 20.44, in anticipo rispetto agli accordi presi. E’ sceso da una pickup scura, mano nella mano con la compagna Rocio Oliva, vestito completamente di nero, con disegnato un crocefisso sulla parte posteriore della giacca. Nel pomeriggio Fazio l’ha raggiunto in albergo e ha parlato a lungo con l’ex Pibe de Oro, che in passato aveva dato buca a Maurizio Costanzo dopo aver confermato la partecipazione in studio. Stavolta nessuna buca: il Pibe c’è e risponde alle domande di Fazio assieme a Gianni Minà, che ha curato l’esclusiva collana di dvd disponibili in allegato con la Gazzetta dello Sport.

mina’ — E’ proprio Minà a parlare per primo, a ricordare la lunga - ultima - intervista a Maradona, a Dubai. E a raccontare subito uno dei tanti aneddoti, da cui nasce il titolo del lavoro: Non sarò mai un uomo normale. "Parecchio tempo fa, durante un’intervista, Diego non stava bene e a quel punto gli ho fatto una domanda provocatoria. Lui voleva dirmi qualcosa di più. Io gli disse di stare calmo, e gli chiesi perché non provava a essere una persona normale. Lui mi rispose: ’Non sarò mai un uomo normale’".

esempio — Poi tocca a Diego (che ha seguito da dietro le quinte, divertito, tutto l’intervento della Littizzetto) confermare: "Tu sai che ho disputato l’80% della mia carriera in Italia, per tutto quello che ho fatto, grazie a Dio, non sarò mai un uomo comune. Vado in vacanza in paesi in cui il calcio non è seguito, altrimenti non riuscirei a rilassarmi. Spesso mi capita di incontrare persone che mi dicono di avergli salvato la vita, magari erano inviati in Iraq, c’era la guerra e mostrando una mia foto li hanno lasciati passare. Ma io non ho mai voluto l’esempio di nessuno. Gli unici esempi sono il padre e la madre. Io posso essere da esempio, in parte, sul campo da calcio. Ma finisce lì".

verita’ — "Tu hai dei nemici, io lo so - dice Maradona a Fabio Fazio -: non sei apprezzato perché dici la verità e in questo paese, come in Argentina, non va bene. Non si può andare controcorrente e questo, invece, mi piace di te".

periodo buio — Maradona parla ancora del suo passato più buio, del tunnel della droga: "Io non ho avuto, grazie a dio, dottori, psicologici perché per questo ci sono dei valori, come l’amore di una figlia che non ti può dare nessuno. La droga è tanto cattiva, difficile da sconfiggere. L’amore e l’affetto delle mie figlie mi hanno salvato. Non mi drogo più da dieci anni".

numero 10 — "Una volta il numero 10 era un simbolo. Ora lo portano anche giocatori qualsiasi... Il gol del secolo? Sapevo che sarei andato in porta. Shilton non ci ha capito niente..." .

boca-river — "Io ho sempre voluto giocare nel Boca. Loro non avevano soldi, e mi hanno comprato a cambio di un appartamento, non so bene dove... E uno dei gol più belli resta quello al River nel 1981".

giocatori — "Il giocatore più forte dopo di me? (Sorride e fa finta di guardare lontano...) Ce ne sono stati tanti: Careca, Rijkaard, Gullit, Van Basten, Matthaeus... Io non so se oggi i giocatori sono più forti o meno. A volte sembra giochino per le pubblicità. Cambiano maglia con troppa facilità, un tempo non era così".

equitalia — In merito alla questione evasione fiscale: "Non sono un evasore e lo dico senza problemi a Equitalia. Si occupino di chi ha firmato i contratti, di Coppola o Ferlaino, che oggi possono girare indisturbati. A me invece tolgono gli orecchini, gli orologi. Oggi però non ce l’ho (sorride, e fa un gestaccio...). Mi hanno cercato degli sponsor offrendosi di pagare il mio debito per farsi pubblicità, io ho rifiutato perché non sono un evasore. Voglio la verità. Chi si fa pubblicità sono quelli di Equitalia che vengono da me. Ma hanno un altro lavoro, il loro lavoro non è Maradona. Io non mi nascondo".

de laurentiis — Sul Napoli e sulla voglia di tornare ad allenare in Italia: "Io sulla panchina del Napoli? Mi piacerebbe, ma non capiterà con De Laurentiis: non mi vuole".


mondiale — "I Mondiali saranno un sacrificio grande per la gente: ci sono cose più importanti che il Brasile vinca la Coppa del mondo, non credo che ne abbia bisogno. In Brasile avranno un Mondiale e l’Olimpiade ma per la gente tutto questo avrà un costo molto alto. In Brasile la gente avrebbe bisogno di altre e più cose e non del campionato mondiale. Prima si deve lasciare mangiare le persone, e poi fare questo". Un’altra battuta, stavolta su quegli Usa che non ha mai amato: "gli americani credono di comandare il mondo, ma noi non siamo americani".

foto — Maradona ha lasciato gli studi poco dopo le 23, dopo aver fatto qualche foto con i giornalisti della redazione e aver firmato qualche autografo.