www.cinquantamila.it, 21 ottobre 2013
FIOR DA FIORE USCITO SUL FOGLIO 21 OTTOBRE 2013
Cinquantamila.it,
domenica
13 ottobre
Priebke Non si capisce dove si faranno i funerali di Priebke. L’avvocato dell’ex SS: «Semplicemente, il signor Priebke era un fedele della Chiesa, si confessava e ha anche ricevuto l’assoluzione. Perciò credo sia suo diritto avere un funerale. La Curia stessa mi ha detto che il signor Priebke ha diritto alle esequie». Però il Vicariato di Roma ha dichiarato che «non è prevista nessuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma». Intanto la Questura ha fatto sapere che vieterà qualsiasi celebrazione in forma solenne. Incerta anche la sepoltura.
Case Mark Zuckerberg, inventore di Facebook, per tutelare la riservatezza nella sua villa a Palo Alto, California, ha comprato le quattro case confinanti. Costo: 30 milioni di dollari. Comunque non ha cacciato via chi ci abitava: potranno restare pagando un affitto. Con ciò si è messo al sicuro dagli speculatori: sembra che un costruttore fosse pronto ad acquistare una delle villette per poi rimetterla sul mercato con lo slogan «potrete abitare vicino a Zuckerberg» (Olimpio, CdS).
Lancet Il giornale medico The Lancet ha avvalorato la possibilità che il presidente palestinese Arafat sia stato avvelenato con il polonio 210, una sostanza radioattiva già usata per uccidere ex spie russe in Inghilterra. La ricerca degli esperti di Lancet conferma che sono stati trovati alti livelli di polonio nelle macchie di sangue, urina e saliva sui vestiti e sullo spazzolino da denti di Arafat, a livelli tali da poter essere indicato come causa del decesso e i sintomi della malattia compatibili con l’avvelenamento radioattivo. Secondo i medici stranieri che accorrevano al suo capezzale dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Giordania l’anziano raìs soffriva invece solo di una forte influenza. Sono attesi a breve anche i risultati dell’indagine sui campioni prelevati della salma riesumata a novembre dello scorso anno.
lunedì 14 ottobre
Laureati Dati sui laureati: a 4 anni dalla laurea triennale la maggior parte dei ragazzi lavora. Chi è andato all’estero prende quasi 1.800 euro netti al mese (1.783, per l’esattezza), mentre chi è rimasto in Italia ne guadagna 1.300. Con dei distinguo di area geografica e disciplina: nel nord Italia lo stipendio medio è di 1.374 euro al mese, al centro di 1.306, nel sud e nelle isole scende a 1.218. Le lauree sanitarie sono quelle più redditizie al nord e al centro, mentre al sud rende di più l’ingegneria informatica. Gli studi meno remunerativi al nord sono quelli di educazione, formazione e psicologia, mentre al centro e al sud si guadagna meno con le lauree in lettere, arte, lingue, storia e filosofia (Dal Monte, CdS).
Vivaio Ogni anno 300.000 bambini iniziano a giocare a calcio, solo uno su 4-5mila arriverà a esordire in serie A, dove negli ultimi 10 anni hanno messo piede per la prima volta appena 622 ragazzi cresciuti nel vivaio e il trend è in calo (solo 36 l’anno scorso). Tra 11-12 anni, categoria Esordienti, giocano 150mila tesserati, il 26% della popolazione maschile in questa fascia d’età. Nel campionato Allievi, 16 anni, ne restano 70mila, meno della metà. Su 13mila calciatori professionisti, 9 su 10 non dichiarano più di 35mila euro lordi all’anno e 2.547 sono sotto i 5mila Le scuole calcio sono 7.189, numero impressionante se paragonato alle scuole medie (8mila) o elementari (16mila). Le rette annuali variano da 300 a 900 euro. Per avere lo status di scuola calcio “riconosciuta” servono tecnici qualificati, un medico, strutture adeguate (24% del totale). Più in alto ci sono le scuole calcio “specializzate” (232, il 3%): hanno convenzioni con istituti scolastici e uno psicologo che incontra genitori, istruttori, dirigenti. Per diventare istruttori, bastano la terza media, un corso di 80 ore, una tesina e un test finale, ma la maggioranza dei tecnici in Italia (14mila su 20mila) ha un patentino Uefa B, utile anche per allenare in serie D (Intorcia, Rep).
Stadio Progetto per il nuovo stadio di Tokyo per le Olimpadi del 2020, firmato da Zaha Hadid: 290mila metri quadrati di estensione, a forma di nave spaziale, con tetto scorrevole e 80mila posti a sedere. Un gruppo di architetti giapponesi ha già scritto una lettera per impedirne la costruzione. Tra questi Fumihiko Maki, 85 anni: «Paragonando volume, altezza e superficie lorda di altri stadi olimpici, quello di Tokyo è enorme: i 75 metri massimi di altezza distruggeranno ambiente e assetto urbanistico» (Santevecchi, CdS).
Organi È stato chiamato Rex il più sofisticato modello di robot mai creato, costruito con organi artificiali, frutto del lavoro durato 17 anni di aziende ad alta tecnologia. L’inventore è l’ingegnere Richard Walker. Il volto è una riproduzione della faccia di Bertolt Meyer, psicologo nato con una menomazione a un braccio e ispiratore del progetto. Rex è alto oltre un metro e novanta, ha arti metallici e un corpo che somiglia a un puzzle meccanico. Ha il 60-70% delle funzioni umane: ha un cuore che, usando una pompa elettronica, batte e fa circolare sangue (anch’esso artificiale ma contenente ossigeno come il sangue umano). Un rene artificiale fornisce le funzioni di una normale unità di dialisi. Mancano svariate parti: non c’è sistema digestivo (d’altronde non ha bisogno di nutrirsi), né fegato, né pelle. E manca il cervello. È costato un milione di dollari (Franceschini, Rep).
Ötzi/1 L’università di Innsbruk ha trovato 19 discendenti di Ötzi, l’uomo vissuto 3.500 anni fa e mummificato nei ghiacciai delle Alpi Venoste. Ricostruito il suo genoma, gli studiosi sono riusciti a vedere una particolarità del cromosoma Y, ormai molto rara. Così, su 3.700 maschi donatori di sangue, esclusi quelli che sono nati troppo lontani dalle zone del ritrovamento, ne sono risultati 19, portatori della stessa mutazione genetica, che vivono tra Alto Adige e Svizzera (Sabadin, Sta).
Ötzi/2 Di Ötzi gli studiosi ormai sanno tutto: alto 159 centimetri, aveva mangiato carne di stambecco prima di essere ucciso, aveva 46 anni, era intollerante al lattosio, era predisposto all’infarto, aveva contratto la malattia di Lyme, soffriva di artrite, era infestato da vermi tricocefali, aveva occhi marroni e il gruppo sanguigno era di tipo “0”. Aveva sul corpo 36 tatuaggi, costituiti da punti e linee, forse a indicare zone importanti per la medicina di allora (ibidem).
martedì 15 ottobre
Mivar/1 La Mivar di Abbiategrasso produrrà gli ultimi apparecchi televisivi a dicembre. Dopo si occuperà solo della manutenzione, garantita per 24 mesi dal contratto di acquisto. In azienda rimarranno alcuni tecnici, oltre al fondatore e a pochi parenti. Il fondatore Carlo Vichi, 90anni, assicura che Mivar cambierà la ragione sociale, la denominazione registrata nel lontano 1945, “Milano Vichi Apparecchi Radio”, in “Milano Vichi Arredamenti Razionali”. Spiega Giuseppe Viganò, segretario Fim-Cisl Legnano-Magenta: «L’azienda è in perdita dal 2001. Nel 1998 aveva quasi 1.000 dipendenti, nel 2008 ce n’erano ancora 500, perché Vichi pur di non chiudere ripianava ogni anno le perdite. Gli sarà costato dai 100 ai 120 milioni, senza contare i 30 spesi per costruire il nuovissimo padiglione industriale di Abbiategrasso, un edificio bellissimo, innovativo, progettato da lui stesso, mai utilizzato». Al momento alla Mivar lavorano ancora una quarantina di persone, che assemblano televisori a Led con componenti prodotti soprattutto in Cina; dalla fine di dicembre saranno quasi tutti in mobilità (Amato, Rep).
Mivar/2 Carlo Vichi, fondatore di Mivar, «l’uomo che inneggiava al fascismo, e che sbatteva le porte in faccia ai sindacati, ma che permetteva alle operaie di arrivare alle 8.45 perché prima dovevano accompagnare i figli a scuola, e di uscire alle 12.15 per andare a riprenderli. L’imprenditore che pagava le rate del mutuo ai suoi operai in difficoltà, anche se erano del Pci. E che ha sempre assunto un cuoco per la mensa, perché gli operai hanno diritto a un pasto decoroso». Non ha mai voluto fare gli spot: «La pubblicità è come la droga. Quando cominci sei costretto ad aumentare la dose» (ibidem).
mercoledì 16 ottobre
Elezioni A partire dall’anno prossimo si voterà solo di domenica: ciò permetterà di risparmiare 100 milioni di euro l’anno, visto che in Italia si vota in media ogni sei mesi. Nel 2013, tra politiche, regionali e amministrative, le urne ci sono costate 389 milioni di euro, dei quali 233 per l’allestimento e il funzionamento dei 61mila seggi. Una cifra che comprende i compensi, destinati a dimezzarsi, degli oltre 370mila addetti ai seggi, tra presidenti (187 euro per due giorni), segretari e scrutatori (145 euro). Si risparmierà anche sull’ordine pubblico: un’elezione costa 7 milioni e mezzo per le 60mila forze dell’ordine impiegate, e per l’utilizzo dei locali pubblici dove hanno sede i seggi.
Priebke Ieri il prefetto aveva stabilito che il funerale di Pribke si sarebbe dovuto tenere ad Albano Laziale (città medaglia d’argento al valor civile per la Resistenza), nella comunità dei lefebvriani d’Italia che si erano detti disponibili a celebrare le esequie. Quando il carro funebre ha raggiunto Albano, è stato accolto da sputi e monetine. Poi c’è stato uno scontro violento, andato avanti fino a notte fonda, tra cittadini indignati e una trentina di neonazisti. Dopo ore di battaglia, il prefetto ha annullato le esequie. La bara non è stata nemmeno tirata fuori dal carro e nella chiesa si è svolta una messa. Non si sa cosa ne sarà del corpo.
Commedie In Cina hanno deciso che è ora di farla finita con i programmi patriottici e i film nazionalisti: meglio aumentare la quota di show e commedie. Così per i prossimi cinque anni l’industria cinematografica di Stato ha ridotto del 57% film storici e biografie dei padri della repubblica, per concentrare i fondi su commedie brillanti e concorsi tra attori comici (Visetti, Rep).
Cartoni animati Sempre in Cina vogliono togliere violenza e scurrilità dai cartoni animati. L’agenzia Xinhua ha fatto i conti: Grande Lupo (un personaggio amato dai bambini) in un anno ha ricevuto 9.544 padellate, Capra Simpatica è stata bollita viva 839 volte e Allegro Orso ha detto 21 parolacce in dieci minuti (ibidem).
giovedì 17 ottobre
Giachini Paolo Giachini, 63 anni, avvocato di Erich Priebke. Ma anche di Michael Seifert, SS noto col soprannome «Mischa il boia di Bolzano» che, estradato dal Canada, morì pazzo in Italia nel 2010 a 86 anni («Era recluso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere - ricorda Giachini -. Le guardie mi chiamavano allarmate ogni volta che lui vedeva la Carrà in televisione. Dava letteralmente di matto alla vista di Raffaella»). Appassionato di esoterismo e di «sciamanesimo tolteco», dice di avere «un alto senso dell’onore militare: mio padre Bruno era generale dell’Esercito e così pure mio nonno Luigi, protagonista dell’ultimo duello con la spada. Mio zio Sandro era un alto ufficiale di Marina, Decima Mas, torturato dai partigiani». Difensore anche di Mario Tuti, Pier Luigi Concutelli, Delfo Zorzi: «Sono stato anche suo partner d’affari nella moda, ma che c’entra? Il suo nome giapponese, Hagen Roi, vuol dire Croce Uncinata? Sciocchezze». Una passione per le escort «ma solo di alto livello: sono il mio unico lusso nella vita e voglio continuare a permettermelo. Anche se ormai sono vecchio» (CdS).
Meteo/1 Un confronto su diversi studi scientifici conferma che il meteo influisce sui doloretti: chi soffre di emicrania tende a peggiorare quando piove nel raggio di alcuni chilometri, molti pazienti con fibromialgia dicono di sentirsi peggio quando il tempo è cattivo, l’umidità è nemica di chi ha la gotta, il freddo influenza la circolazione del sangue e aumenta l’incidenza degli attacchi cardiaci (si parla di un 7% di probabilità in più ogni 10 gradi Celsius persi). Quanto all’artrite, per capire il probabile meccanismo Robert Jamison dell’Harvard Medical School suggerisce di pensare a un pallone. Inizialmente la pressione interna è uguale a quella esterna. Se quest’ultima cala, il pallone si espande. Lo stesso potrebbe succedere alle giunture, che gonfiandosi esercitano una pressione sui nervi circostanti. Per stare bene non basta trasferirsi in luoghi più caldi: non sono i valori assoluti di temperatura e umidità a provocare i fastidi, ma i cambiamenti dei parametri meteo.
Meteo/2 Un italiano su quattro sente dolori vari quando cambia il tempo (Vincenzi, Rep).
venerdì 18 ottobre
Sud Nel sud d’Italia nel 2012 il numero dei morti ha superato quello dei nati vivi. Nella storia del Mezzogiorno era accaduto soltanto due volte: nel 1867, pochi anni dopo l’unità, e nel 1918, anno dell’epidemia di spagnola. L’anno scorso sono emigrati dalle regioni meridionali in 112mila. Negli ultimi vent’anni hanno definitivamente lasciato il Sud 2 milioni 700mila persone. Fuggono i giovani, che sono il 70% di chi emigra, le donne (50%) e i laureati (25%). Il flusso di immigrati non riesce a compensare questo inesorabile esodo, considerando che vanno quasi tutti al Centro-Nord: sette persone su otto. Le proiezioni dicono che, continuando così, per il 2050 il Sud avrà perduto altri 4 milioni e 200mila abitanti. Nel 2012 il Pil procapite al sud è pari al 57,4% di quello del centro-nord: in media 17.264 euro contro 30.073. I più poveri in assoluto sono i calabresi, con 16.460 euro. Appena sopra quella soglia, i campani (16.462) e i siciliani (16.546). Il Prodotto interno lordo del Mezzogiorno è pari oggi al 30% di quello del resto del Paese: nel 2007, prima che la Grande depressione iniziasse, era il 31,1. Dal 2007 al 2012 il Pil meridionale è crollato del 10%, a fronte di un calo del 5,8% nel centro-nord (Rizzo, CdS).
Nobel La fondazione svedese che gestisce il premio Nobel sta facendo risparmi: ha tagliato del 20% il valore dei premi (ora 900mila euro) e anche il banchetto per 1.300 ospiti sarà meno sfarzoso (le spese sono state ridotte di un quinto). Ma i risparmi potrebbero non bastare e forse in futuro saranno necessarie delle raccolte fondi. Il 94% del patrimonio della fondazione è ancora basato sulla donazione originale fatta da Alfred Nobel (nel 1895, 31 miliardi di corone, l’equivalente di 1,7 miliardi di corone attuali, quasi 194 milioni di euro). Il 51% è stato investito in azioni, il 16% in polizze assicurative a rendimento fisso e il 33% in altri prodotti finanziari. Con l’attuale crisi, però, i dividendi diminuiscono e c’è il rischio di dover intaccare il bottino originale: di qui l’idea della raccolta fondi (Ginori, Rep).
Chef Va in pensione Bernard Vaussion, chef dell’Eliseo dal 1974. Rivela che Pompidou, che veniva dalla Francia profonda, adorava i piatti della tradizione, il gigot d’agnello e le cotture lunghissime. Valéry Giscard d’Estaing, al contrario, sponsorizzava la nouvelle cuisine, voleva leggerezza e cotture brevi. Mitterrand Mitterrand adorava i frutti di mare e le ostriche (soprattutto le rarissime “pied-de-cheval”) ma non la cucina dell’Eliseo: si era fatto allestire una cucina privata nella quale lavorava per lui la cuoca Danièle Mazet-Delpeuch. Chirac era invece molto attento alla sua immagine di francese verace. Adorava la “choucroute” (una specie di casseula), le lumache all’aglio, l’agnello in salsa. Ma, a differenza della leggenda, non stravedeva per la testa di bue e preferiva la birra al vino. Nicolas Sarkozy è uno sportivo non buongustaio, voleva mangiare leggero, aveva bandito le carni rosse, stravedeva per il cioccolato ed era astemio (quando in tournée elettorale doveva visitare qualche cantina ciò che gli veniva servito era, in realtà, succo di ciliegie). A Hollande piace tutto: il vitello, il bue, l’anatra, i piatti in salsa, il formaggio» (Mattioli, Sta).
Cucine Le cucine dell’Eliseo misurano 500 metri quadrati.
Statuina Nei supermercati Asda in Inghilterra basteranno 40 sterline per avere una statuina alta 20 centimetri con le proprie fattezze. Un addetto scansiona la persona con una macchinetta, il computer mette insieme tutte le immagini e costruisce un ritratto tridimensionale, lo spedisce a una stampante 3D da cui, infine, esce il pupazzo (Franceschini, Rep).
sabato 19 ottobre
Scuola media Il primo ottobre del 1963 furono istituiti i tre anni di scuola media unica, che sostituiva la divisione tra scuola di avviamento professionale e scuola media. Le rilevazioni Ocse-Pisa, però, dimostrano che le medie sono diventate l’anello debole del sistema educativo italiano. Quattro ragazzi su dieci alle medie passano l’esame con la sufficienza. Secondo uno studio della Fondazione Agnelli, pubblicato due anni fa da Laterza, i risultati dei test di matematica tra la quarta elementare e la seconda media segnano un abbassamento dei punteggi del 23%. Gli insegnanti sono in media i più vecchi del sistema scolastico e uno su tre lascia il posto dopo un anno soprattutto per passare alle superiori (Fregonara, CdS).
Poveri La Coldiretti dice che nei primi mesi dieci mesi del 2013 le distribuzioni di cibo ai poveri sono state 138 milioni. Si è avuta una crescita inarrestabile, dai 2,7 milioni di indigenti del 2010 per arrivare al record di quest’anno, 4 milioni e 68mila cittadini affamati, il 47% in più. Il 10% di questi nuovi poveri (428.587 in numeri assoluti) ha meno di 5 anni: quasi 49mila in più del 2012. Il 30% di questi bambini vive nelle regioni del Nord industrializzato e il 40% in Campania e Sicilia. Gli over 65 in difficoltà sono quasi 579mila. Il 15% delle famiglie aiuta i più bisognosi (Tropeano, Sta).
Rifiuti Secondo lo studio Coldiretti/Ixè il 73% delle famiglie ha ridotto la quantità di cibo che finisce nei rifiuti (adesso è di 86 chili procapite l’anno). Le famiglie che riutilizzano il cibo che avanza sono il 56% (ibidem).
Daria Egidi
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