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 2013  ottobre 19 Sabato calendario

Ultimatum ai parenti di Priebke • Condannato Stork, tra i responsabili dell’eccidio di Cefalonia • Un tesoretto per tagliare il cuneo fiscale • Cinquant’anni di scuola media • Aumentano i poveri che hanno bisogno di cibo • Il successo dell’e-commerce Priebke Il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha concesso alla famiglia di Erich Priebke tempo fino alle 18 di oggi per presentare tutta la documentazione necessaria per inumare la salma del nazista centenario

Ultimatum ai parenti di Priebke • Condannato Stork, tra i responsabili dell’eccidio di Cefalonia • Un tesoretto per tagliare il cuneo fiscale • Cinquant’anni di scuola media • Aumentano i poveri che hanno bisogno di cibo • Il successo dell’e-commerce Priebke Il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha concesso alla famiglia di Erich Priebke tempo fino alle 18 di oggi per presentare tutta la documentazione necessaria per inumare la salma del nazista centenario. Andranno indicati con precisione il luogo della sepoltura prescelto, l’assenso del comune (o del Paese straniero) di destinazione, un’eventuale procura per la cremazione del corpo e la rinuncia definitiva a un funerale pubblico e solenne da qualsiasi parte. Se non lo faranno, sarà lo Stato italiano a risolvere il problema: per la tumulazione si procederà d’ufficio e, salvo un accordo in extremis con la Germania, si sceglierà probabilmente la strada della tumulazione in Italia in un luogo segreto, di cui la famiglia dell’ex capitano delle SS rimarrà all’oscuro per sempre. Stork Ieri il tribunale militare di Roma ha condannato all’ergastolo in primo grado Alfred Stork, caporale del battaglione Cacciatori di montagna che, il 22 settembre 1943, si propose volontariamente di far parte dei due plotoni che passarono per le armi 129 ufficiali italiani a Cefalonia. L’uomo, ormai novantenne, vive libero in Germania e non sarà mai estradato. Tesoretto Per tagliare il cuneo fiscale più di quanto previsto dalla manovra pensata dal governo, il ministro della Coesione sociale, Carlo Trigilia, ha un tesoretto al quale attingere. Sono i fondi strutturali europei 2012-2013 «non impegnati giuridicamente». Soldi che non riusciremo a spendere prima che nel 2015 l’Europa se li rimetta in cassaforte. Su 28 miliardi ce ne sarebbero 5 da investire in tutta fretta per qualcosa di utile. Come il cuneo fiscale, ad esempio, sul quale il Governo potrebbe decidere di convogliare parte di quel tesoretto concentrandolo però sui giovani neo-assunti a tempo indeterminato. Quasti soldi, sommati agli 800 milioni già stanziati con il «Piano giovani» e i 500 in arrivo dall’Ue per il progetto «garanzia giovani», potrebbero forse aiutare a creare posti di lavoro nella fascia di età dove più scarseggiano. Poi ci sarebbe anche l’idea di Giavazzi, il quale era riuscito a trovare 9 miliardi tagliando gli incentivi indiscriminati alle imprese (Russo, Sta). Scuola media Il primo ottobre del 1963 furono istituiti i tre anni di scuola media unica, che sostituiva la divisione tra scuola di avviamento professionale e scuola media. Le rilevazioni Ocse-Pisa, però, dimostrano che le medie sono diventate l’anello debole del sistema educativo italiano. Quattro ragazzi su dieci alle medie passano l’esame con la sufficienza. Secondo uno studio della Fondazione Agnelli, pubblicato due anni fa da Laterza, i risultati dei test di matematica tra la quarta elementare e la seconda media segnano un abbassamento dei punteggi del 23%. Gli insegnanti sono in media i più vecchi del sistema scolastico e uno su tre lascia il posto dopo un anno soprattutto per passare alle superiori (Fregonara, CdS). Poveri La Coldiretti dice che nei primi mesi dieci mesi del 2013 le distribuzioni di cibo ai poveri sono state 138 milioni. Si è avuta una crescita inarrestabile, dai 2,7 milioni di indigenti del 2010 per arrivare al record di quest’anno, 4 milioni e 68mila cittadini affamati, il 47% in più. Il 10% di questi nuovi poveri (428.587 in numeri assoluti) ha meno di 5 anni: quasi 49mila in più del 2012. Il 30% di questi bambini vive nelle regioni del Nord industrializzato e il 40% in Campania e Sicilia. Gli over 65 in difficoltà sono quasi 579mila. Il 15% delle famiglie aiuta i più bisognosi con elemosine, aiutando parenti e amici, con il volontariato ma, soprattutto, donando prodotti alimentari (Tropeano, Sta). Rifiuti Secondo lo studio Coldiretti/Ixè il 73% delle famiglie ha ridotto la quantità di cibo che finisce nei rifiuti (adesso è di 86 chili procapite l’anno). Le famiglie che riutilizzano il cibo che avanza sono il 56% (ibidem). E-commerce Mentre in Italia calano i consumi ovunque, crescono gli introiti dell’e-commerce: in 12 mesi le vendite online sono balzate del 18,6%, per un totale oltre 10 miliardi di euro. Anche le vendite di alimentari (che nella fetta degli acquisti online rappresentano l’1%, fino a poco tempo fa concentrate su vino e specialità gastronomiche) in un anno sono salite del 53,7%. Ma molto forte è andato il dettaglio non alimentare (+48,4%, comprende i prodotti della grande distribuzione, cine/foto e tecnologia), i beni per la casa (come elettrodomestici e mobili, a +42,1%), abbigliamento e calzature (+29,4%), i servizi (+27,2%), viaggi e trasporti (+16%) e le telecomunicazioni (+12,6%). Le regioni dove l’e-commerce cresce di più sono: Liguria (+23,8%), Friuli Venezia Giulia (+21,1%) e Trentino +21%. Le più lente: Piemonte (+17,1%), Sicilia (+12,4%) e Campania (+11,8%).