Mario Magarò, L’Espresso 18/10/2013, 18 ottobre 2013
RAPPORTO ONU PERÙ PARADISO DELLA COCAINA
Primo produttore mondiale di coca. Secondo il rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga il primato spetta al Perù davanti a Colombia e Bolivia. Nel Paese andino, nel 2012, sono stati registrati 60.400 ettari coltivati a coca, dei quali solo il 14 per cento, 9 mila tonnellate di foglie, è destinato al consumo legale, mentre il resto finisce al narcotraffico. Dati che si aggiungono a quelli sulla produzione di cocaina in Perù, 325 tonnellate l’anno, testimoniando l’aumento dei traffici illeciti nonostante gli sforzi del governo di Ollanta Humala (nel 2012 è stata distrutta la cifra record di 14.234 ettari di coca).
La Colombia invece, nel corso dell’ultimo anno, ha ridotto l’estensione delle piantagioni di coca da 64 a 48 mila ettari, portando la produzione annuale di cocaina a 195 tonnellate. Un risultato frutto della politica antidroga promossa dagli Usa, che hanno finanziato con 6 miliardi di dollari la lotta al narcotraffico. Anche la Bolivia ha fatto registrare una riduzione della superficie coltivata a coca, ora di 25 mila ettari. Il governo di Evo Morales è però tenuto a comunicare alla Giunta Internazionale sugli Stupefacenti la quantità necessaria a soddisfare la domanda interna legale.