Claudia Osmetti, Libero 17/10/2013, 17 ottobre 2013
SCIOLTO PER MAFIA IL COMUNE DI SEDRIANO
Il consiglio comunale di Sedriano, in provincia di Milano, è stato sciolto a causa di infiltrazioni mafiose. Si tratta del primo comune lombardo che subisce questa misura. Il provvedimento, che predispone il commissariamento immediato, è stato firmato martedì scorso dal ministro degli Interni Alfano e riguarda - per la verità - anche la cittadina di Cirò, in provincia di Crotone.
Il sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, Pdl, eletto nel 2009 e oggi indagato per corruzione, non ha accettato la decisione di Palazzo Chigi. «È un atto politico », ha dichiarato, annunciando che chiederà al Tar e al Consiglio di Stato l’annullamento del provvedimento. Tuttavia il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha già adottato il provvedimento di sospensione degli organi comunali e la nomina dei commissari per la provvisoria gestione del Comune.
Tante le reazioni della politica. «Dobbiamo tenere sempre più alta la guardia sul tema della presenza della criminalità organizzata in Lombardia» ha affermato il Presidente del Consiglio regionale lombardo, Raffaele Cattaneo, ricordando come il proprio il Consiglio abbia istituito ad inizio Legislatura la Commissione speciale Antimafia per «sottolineare una particolare attenzione al tema».
Da Facebook il deputato leghista Matteo Salvini ha ricordato il caso della cittadina brianzola di Desio, dove nel 2010 diciassette consiglieri comunali si erano dimessi a causa del coinvolgimento di alcuni esponenti in un’inchiesta sulle cosche trapelate al Nord: «Staccare la spina quando c’è anche solo l’ombra di un’infiltrazione mafiosa è sempre un dovere. Non importa se a saltare è il governo regionale o quello di un comune. Questa è l’antimafia dei fatti».
«È un episodio gravissimo» per il coordinatore del Pd Lombardia, Alessandro Alfieri. «È importante tenere alta la guardia, non solo a parole. Va rafforzata la collaborazione tra Istituzioni e le forze dell’ordine».