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 2013  ottobre 17 Giovedì calendario

NESSUNO FA PEGGIO DELLA FIAT


Nessuno peggio della Fiat. La pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni a settembre in Europa ha tracciato un quadro alquanto scoraggiante per il Lingotto: mentre il settore nella sua totalità ha fatto segnare una crescita delle vendite del 5,5% a quasi 1,2 milioni di veicoli, la casa torinese ha registrato una flessione del 3,4% (a 64 mila nuove auto), ovvero il calo maggiore tra i protagonisti nel settore.

Soltanto Psa Peugeot-Citroën, tra i player principali, ha accusato un calo ma la flessione si è limitata al 3%. In questo quadro solo Honda, che però rappresenta un operatore marginale in Europa, ha registrato un calo superiore al Lingotto (-13,3%). Le immatricolazioni europee, nella loro totalità, hanno beneficiato dell’ottimo andamento del mercato spagnolo, cresciuto del 28,5% in virtù dell’introduzione di incentivi all’acquisto, e di quello britannico (+12%), che ha anche sfruttato il giorno lavorativo in più rispetto al settembre 2012.

Il Lingotto ha sì sfruttato questa ripresa registrando aumenti notevoli in Francia (+14%) Regno Unito (+21,2%) e Spagna (+41,4%), ma in termini assoluti le vendite in queste nazioni hanno poco peso sul totale delle immatricolazioni del Lingotto, che è invece stato zavorrato dal risultato negativo del settore italiano (-11,7%). «Il risultato è stato fortemente penalizzato dai dati negativi sul mercato interno e ha riflettuto la scelta aziendale di mantenere il valore dei marchi e sostenere la rete di vendita senza accettare la battaglia sui prezzi in atto nel nostro Paese», ha spiegato in una nota la casa torinese.

Ancora una volta sono stati i brand Lancia-Chrysler (-20%) e Alfa Romeo (-15%) a soffrire di più, mentre il marchio Fiat e quello Jeep sono cresciuti dello 0,3 e del 2,5% rispettivamente.

La cosa che più preoccupa tuttavia è che Bmw ha stabilmente superato Fiat nelle vendite in Europa (la casa bavarese è avanti anche nel consuntivo annuo); a settembre anche Daimler ha distanziato il Lingotto immatricolando oltre 68 mila vetture. La Fiat si è quindi piazzata all’ottavo posto in settembre e, considerando che Bmw e Daimler producono vetture a maggiore valore aggiunto, si può ben capire il peso di questa situazione sui conti che la casa torinese registrerà in Europa.