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 2013  ottobre 16 Mercoledì calendario

Chi sogna lo sbarco della Troika in Italia per fare in modo che finalmente vengano attuate le tanto evocate riforme (che non si capisce mai bene quali siano), dovrebbe leggersi il box di pagina 49 dell’ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, in cui gli economisti dell’istituto guidato da Christine Lagarde danno la ricetta ideale per risolvere il problema del debito pubblico

Chi sogna lo sbarco della Troika in Italia per fare in modo che finalmente vengano attuate le tanto evocate riforme (che non si capisce mai bene quali siano), dovrebbe leggersi il box di pagina 49 dell’ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, in cui gli economisti dell’istituto guidato da Christine Lagarde danno la ricetta ideale per risolvere il problema del debito pubblico. Il modo più efficace per riportare il livello del debito pubblico ai livelli pre-crisi, ovvero a fine 2007, in 15 Paesi dell’euro (chi verrebbe esentato? Forse il Lussemburgo e la Germania) è quello di un prelievo una tantum del 10% sulla ricchezza privata. ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a dario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d Secondo gli estensori del Fiscal monitor, le condizioni per il successo di questa misura una tantum "sono forti, ma vanno pesate contro i rischi di misure alternative, che comprendono il ripudio del debito pubblico o una sua riduzione attraverso misure inflazionistiche". Queste ultime due misure, però, notano gli economisti del Fondo, sono una forma particolare di tassa sulla ricchezza che pesa sui detentori di bond e anche sui non residenti. Tradotto: pesa sulle banche, anche quelle estere che magari in portafoglio hanno titoli di Stato italiani. fondo monetario internazionalefondo monetario internazionale Per evitare questo fardello alle banche, dunque, il Fondo consiglia di prelevare il 10% dalle tasche dei cittadini. Ma d’altronde non sarebbe una novità, visto che operazioni simili sono state attuate in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale e in Germania e Giappone (guarda caso i due Paesi sconfitti) dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli economisti dell’istituto di Washington dimenticano di citare il caso italiano. Chi c’era ricorda però benissimo che nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1992 il governo guidato da Giuliano Amato prelevò dai conti correnti il 6 per mille sulle cifre depositate. Un simpatico buffetto se paragonato al 10% proposto dal Fondo. Fondo Monetario InternazionaleFondo Monetario Internazionale Pur non citandolo, il Fondo propone però il modello Amato, in quanto dice che una tassa sulla ricchezza, "se attuata prima che ci sia la possibilità di sfuggirvi" (e quindi il prelievo deve essere fatto a sorpresa, di notte) "e se c’è la convinzione che non verrà mai più ripetuta, non distorce il comportamento dei risparmiatori e può anche essere considerata giusta da alcuni di loro". bonino amato enrico letta interna nuovabonino amato enrico letta interna nuova Come diavoli tentatori, che vogliono il bene del prossimo, i tecnici del Fondo sussurrano all’orecchio del risparmiatore: coraggio, il prelievo lo facciamo solo una volta, in fondo non fa così male e dopo il problema del debito non ti affliggerà più, addio alle preoccupazioni per il default. I cittadini ciprioti, che hanno visto prelevare dai loro risparmi superiori ai 100 mila euro quote in certi casi addirittura maggiori del 50% non sembrano però molto convinti che in questo modo la Troika abbia risolto i loro problemi. Qualcuno pensa addirittura che gliene abbia creati. ENRICO LETTA E ANGELA MERKELENRICO LETTA E ANGELA MERKEL E i cittadini greci, ai quali è stato tagliato il 30-40% degli stipendi e delle pensioni proprio in questi giorni vedono la Troika tornare all’attacco chiedendo nuove decurtazioni. Perfino il ministro dell’Economia greco, Yannis Stournaras, ha detto che questa volta non dovranno essere ridotti stipendi e pensioni. Ma sarà difficile che ottenga soddisfazione. Resta il fatto che dopo questa uscita del Fondo è probabile che in caso di arrivo della Troika in Italia scatterebbe immediatamente la fuga di capitali e la corsa agli sportelli, peggiorando notevolmente la situazione che la stessa Troika dovrebbe aggiustare. case e catastocase e catasto 2. CRISI:FMI LANCIA PROPOSTA PATRIMONIALE UNA TANTUM 10% IN EUROZONA (AGI) - Il Fondo monetario internazionale lancia la proposta di applicare una patrimoniale una tantum del 10% sulle famiglie piu’ benestanti, per ridurre il debito pubblico dei paesi dell’Eurozona ai livelli pre-crisi e cioe’ ai livelli della fine del 2007. La proposta, che il Fmi definisce una "misura straordinaria per ripristinare la sostenibilita’ del debito", e’ contenuta nel Fiscal Monitor’, il rapporto di ottobre. IMUIMU Secondo l’istituto questa misura, e’ stata sostenuta in passato da economisti del calibro di Pigou, Ricardo, Schumpeter e "prima che cambiasse idea" da Keynes. Inoltre il prelievo una tantum e’ stato spesso usato in Europa dopo la Prima guerra mondiale e in Giappone dopo la Seconda guerra mondiale. SILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpegSILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpeg Tuttavia si tratta di una misura c he va implementata tempestivamente, perche’ rinviarne l’introduzione favorirebbe la fuga di capitali. "Le condizioni per un suo successo - spiega l’Fmi - sono forti e vanno anche pesate alla luce dei rischi delle alternative, che includono il rifiuto del debito pubblico o il suo ampliamento (che a loro volta costituiscono una forma particolare di tassazione della ricchezza dei detentori di bond, compresi i non residenti".