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 2013  ottobre 16 Mercoledì calendario

ALLA CORDATA INDONESIANA DI THOHIR IL 70% DELL’INTER


Per un club fondato nel 1908, che ha nella radice del proprio nome la parola Internazionale, l’approdo a una proprietà non italiana ha quasi a che fare più con il destino che con questioni di affari. Un destino che però ha faticato ad avverarsi attraverso una trattativa, quella tra Massimo Moratti e la cordata indonesiana capeggiata da Erick Thohir, durata quasi 5 mesi e che ha rischiato di arenarsi più di una volta. Anche negli ultimi giorni quando si è tornati a discutere di una possibile cessione del 100% dell’Inter.
L’ufficialità dell’operazione sull’asse Milano-Jakarta è arrivata ieri con un comunicato della società nerazzurra. «F.C. Internazionale Milano Spa e il suo azionista di maggioranza Internazionale Holding Srl, interamente controllato da Massimo Moratti, hanno siglato oggi un accordo vincolante in base al quale International Sports Capital (Isc), società indirettamente posseduta da Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, tre importanti uomini d’affari indonesiani, diventerà l’azionista di controllo dell’Inter con una partecipazione del 70% attraverso un aumento di capitale riservato».
Le cifre del passaggio del pacchetto di maggioranza non sono state rese note, ma ai Moratti dovrebbero andare circa 250 milioni, l’80% dei quali destinati a chiudere posizioni debitorie che attualmente fanno capo alla società (e che risultano garantite dall’attuale presidente). La quota del 30% che resterà alla famiglia Moratti potrà/dovrà (a seconda del verificarsi di alcune condizioni definite nei patti parasociali) essere ceduta nel giro di un biennio. Sulla carica di presidente, che al momento pare non destinata a restare a Moratti, si pronuncerà l’assemblea del 28 ottobre che dovrà approvare il bilancio 2013, sancire la nascita della nuova Inter e le modifiche alla governance.
«Penso che la storia dell’Inter - ha detto Moratti, assistito legalmente da Cleary Gottlieb, con il supporto degli advisor Lazard e Four Partners - sarà arricchita grazie ai nostri nuovi partner internazionali che, sono certo, contribuiranno a proseguire la serie di successi».
Queste le prime dichiarazioni del nuovo patron Thohir (seguito da Marco Lombardi dello studio legale Jones Day): «Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia affidato la possibilità di guidare l’Inter in un nuovo capitolo della sua storia, e sono molto felice per il fatto che continuerà a essere presente come mio partner. Il lavoro fatto dai Moratti, dalla Grande Inter di Angelo al Triplete di Massimo, ha reso l’Inter uno dei club più rispettati al mondo. Non vedo l’ora di mettere la nostra passione e la nostra esperienza internazionale al servizio di questo fantastico club e dei suoi tifosi».
Proprio lo sviluppo commerciale del brand Inter in Asia sarà uno dei progetti centrali del nuovo management indonesiano. Mentre sul medio-lungo termine potrebbero essere avviati investimenti in uno stadio di proprietà (Rho e San Donato le aree potenzialmente interessate), così come sarà valutata un’eventuale quotazione del club. Prima però sarà fondamentale riportare i conti in ordine (il bilancio al 30 giugno 2013 dovrebbe chiudere con un rosso intorno agli 80 milioni, già ripianato da Moratti a giugno per far fronte agli obblighi civilistici di riduzione del capitale) e tornare sul palcoscenico internazionale.
@MarcoBellinazzo