Emanuele Macaluso, L’Unità 15/10/2013, 15 ottobre 2013
IL FATTO ADORA PERTINI MA DIMENTICA LA STORIA
NELLA RECENTE MANIFESTAZIONE «IN DIFESA» DELLA COSTITUZIONE IL DIRETTORE DEL FATTO ha esaltato Sandro Pertini nel miserevole tentativo di contrapporlo a Giorgio Napolitano. Il quale, com’è noto, è stato ripetutamente accusato di firmare leggi e decreti «anticostituzionali».
In verità si trattava solo di norme sgradite a quel giornale e ai suoi fan perché considerate «berlusconiane». Ma i giudici di costituzionalità li dà la Corte costituzionale. Tuttavia agli smemorati voglio ricordare che il presidente Pertini firmò il decreto di Craxi sul taglio della scala mobile considerato dal Pci anticostituzionale. ma Berlinguer, giustamente in quella occasione, la polemica la fece con Craxi e non con Pertini. Il quale, nell’ottobre del 1984 firmò il famoso decreto Craxi che riaccendeva le tv di Berlusconi oscurate con sentenza della magistratura. Il decreto non fu riconvertito a norma entro tre mesi e fu quindi riproposto nel dicembre del 1984, ancora una volta firmato da Pertini. Nulla da dire. Ma se quelle firme fossero state di Napolitano, cosa avrebbe scritto il Fatto? E cosa avrebbero detto i professori e Landini che capeggiavano la manifestazione «in difesa» della Costituzione?