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 2013  ottobre 15 Martedì calendario

TRA I «RIPESCATI» DI MARINO ANCHE IL FEDELISSIMO DI LUSI


Ex assessori, dirigenti locali del Partito democratico, fedelissimi. C’è praticamente di tutto nello sterminato elenco degli assunti dal sindaco di Roma Ignazio Marino a cavallo tra luglio e settembre. Tutti incarici strapagati e a chiamata diretta.
Tra loro c’è anche Juri Stara. Ai più il nome non dice nulla, ma gli ex Margherita se lo ricordano bene. Fedelissimo di Luigi Lusi, ex tesoriere dei Dl finito sotto inchiesta per appropriazione indebita dei rimborsi elettorali del partito. Raccontano fonti ex Margherita che Stara fu assunto dal partito proprio perché portato da Lusi, che a stretto contatto con l’ex tesoriere lavorava all’organizzazione delle feste Dl. Alcuni riferiscono anche che sarebbe stato preso dalla Margherita perché legato a Lusi da un vincolo di parentela. Poi ci fu la fusione tra Dl e Ds, nacque il Partito democratico e da qualche anno Stara non è più dipendente di alcun partito. S’è dedicato all’attività forense. E oggi cosa fa? È caposegreteria dell’assessore allo Sport Luca Pancalli. Stipendio da 140.600 euro l’anno.

Non è ovviamente l’unico ad avere un salario da nababbo. Del resto, l’infornata di fedelissimi e uomini di partito è costato ai romani sinora 4.624.614 euro. Senza contare ovviamente i dirigenti esterni. Fa scalpore, ad esempio, vedere tra i supercollaboratori dello staff del sindaco, il nome di Silvia Decina, che con la giunta Veltroni aveva già ricoperto ruoli di segreteria. Percepisce 142.850 euro l’anno. Non male, considerato che il capo di gabinetto del chirurgo non arriva neanche a 80mila euro l’anno (il compenso di Luigi Fucito si ferma infatti a 79mila). Ben più pagati sono altri tre fedelissimi di Marino: il capo dell’ufficio stampa Marco Girella (170.700 euro l’anno, a cui vanno aggiunti gli addetti stampa del sindaco come Fabrizio Berruti - 94.800 euro - e quelli del Campidoglio: Chiara Romanello prende 109.150 euro, tutti gli altri 54.640), il portavoce Guido Schwarz (109mila) e Roberto Tricarico (131.700), che fino all’ultimo è stato in lizza per un posto in giunta. Ma gli è sicuramente andata meglio così. Molto meglio: un assessore percepisce 3.800 euro netti al mese senza trattamento previdenziale né tredicesima.

C’è poi il piccolo esercito di esponenti di partito. Capofila (per ruolo e stipendio) è il caposegreteria del sindaco, Enzo Foschi. Ex assessore regionale durante la legislatura Marrazzo e quella Polverini, vicinissimo al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, anche lui era dato all’indomani del successo elettorale come possibile assessore. Durante la campagna elettorale si parlò di dissaporti tra lui e Marino. O tutto falso o tutto rientrato: oggi gestisce la segreteria del sindaco a 114.282 euro. La cifra di per sé non è astronomica, considerando la rilevanza dell’incarico. Viene però da chiedersi come mai un capo di gabinetto e un caposegreteria guadagnigno molto meno di un caposegreteria di un assessore o di un portavoce. O meno di Silvia Pelliccia, nello staff di segreteria a 117.970. C’è poi il caso di Maurizio Pucci (regista della vittoria di Gasbarra alle Provinciali del 2003, tessitore della civica Veltroni nel 2001 ed ex responsabile della Protezione civile regionale con Marrazzo), nello staff di segreteria del primo cittadino a 157.150 euro l’anno. E che dire del capo del cerimoniale? Francesco Pizza prende 154.300 euro. E nella segreteria del sindaco c’è anche l’ex assessore alla Cultura della seconda giunta Veltroni, Silvio Di Francia (95.753 euro l’anno). La dirigente per le relazioni internazionali Rosa Anna Coniglio percepisce invece 78.536 euro, come l’enfant prodige Mattia Stella che lavora al gabinetto.

«Ricca» anche la segreteria del vicesindaco Luigi Nieri. Andrea Bianchi prende 157.100 euro l’anno, Nunzia Bossa e Romina Raffo entrambe 87.720, Mauro Riccardi 116.100 e Alberto Mancinelli (già responsabile Sicurezza del Pd romano) 88.800. Ma non è questo l’unico caso di democratici doc gratificati. Nicola Galloro - ex delegato all’emergenza abitativa di Veltroni, ex consigliere comunale, ex consigliere provinciale - lavora all’assessorato alla Casa. Lo stipendio però non è certo da urlo: solo 29.700 euro. La stessa cifra che guadagnano il giovane democratico, Andrea Casu - ex consigliere municipale e coordinatore Dem del Centro Storico - che lavora sempre all’assessorato allo Sport (uno degli assessorati maggiormente beneficiati dall’infornata) e l’ex consigliere provinciale Edoardo Del Vecchio (Ambiente). Ma non l’unico. L’assessorato a Roma Produttiva garantisce 140.600 euro a Leslie Francesco Capone (factotum di Daniela Valentini), quello all’Urbanistica la stessa cifra a Luca Lo Bianco (ex presidente della Film Commission Roma-Lazio) e ha un bel numero di collaboratori. Loredana Granieri, dipendente della Provincia e coordinatrice della campagna elettorale di Paolo Masini, lavora alla Scuola a 115.880 euro. E che dire dell’assessorato alla Cultura. Vi lavora, a 29.797 euro, Benedetta Cappon: segno particolari figlia dell’ex direttore generale della Rai e okkupante del Teatro Valle. Ma non è l’unica figlia d’arte. Giulia Calamante lavora con lo stesso stipendio all’assessorato Roma Produttiva.