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 2013  ottobre 16 Mercoledì calendario

ATOMICHE IN MANO AD ALCOLIZZATI

ATOMICHE IN MANO AD ALCOLIZZATI -
Maneggiare bombe atomiche è una faccenda molto delicata. Proprio per questo il compito va affidato a persone non soltanto competenti ma anche affidabili sul versante umano. Alla luce di queste considerazioni va letto il siluramento, avvenuto negli Stati Uniti, di due alti ufficiali che si occupano di missili nucleari.
L’ultimo in ordine di tempo a essere stato rimosso è il generale Michael Carey, veterano in servizio da 35 anni nelle forze armate americane, comandante della ventesima Air Force e responsabile di 450 missili balistici intercontinentali.
Ha combattuto anche in Iraq e ha ricevuto una dozzina di onorificenze.
Ufficialmente nulla è stato comunicato sulle motivazioni di tale provvedimento, ma fonti a conoscenza dei fatti hanno rivelato che si tratta di uso di alcol. Niente a che vedere, insomma, con l’efficienza del servizio. Carey verrà assegnato ad altro incarico durante le indagini e il suo posto sarà momentaneamente preso dal generale Jack Weinstein, vicecomandante dell’Air Force Global Strike Command, il comando globale d’attacco dell’aviazione.
La rimozione di ufficiali di alto rango nel reparto nucleare è molto rara, ma ciò è avvenuto due volte nell’arco di una settimana. Il secondo caso ha interessato il viceammiraglio della Marina, Tim Giardina, secondo in carica al Comando strategico Usa.
Egli è stato coinvolto in una faccenda di gioco d’azzardo: in particolare, è accusato di avere utilizzato fiches contraffatte in un casinò. Anche Giardina è stato degradato e riassegnato a un altro compito, sempre nell’ambito navale. Al posto di Giardina è stato scelto il generale James Kowalski, numero uno del comando globale dell’Air Force.
Questi casi, già di per sé preoccupanti, aprono una serie di interrogativi alla luce di altri episodi recenti che hanno riguardato le forze militari nucleari. A cominciare da un’ispezione sulla sicurezza verificatasi in agosto, che ha dato esito negativo, a una base che si trova nello stato occidentale del Montana, dove è stato rimosso il colonnello incaricato del comando.
In primavera 17 ufficiali erano stati allontanati dalla base aerea di Minot, nel North Dakota: era emersa un’allarmante situazione di corruzione. Un’ispezione aveva evidenziato un basso grado di affidabilità nel lancio dei missili.
Ciononostante, gli alti ufficiali del Pentagono e dell’aviazione hanno sempre ripetuto che il settore nucleare è sicuro e protetto. Resta il fatto che la competenza dei suoi responsabili è stata messa in discussione. E non certo per ininfluenti dettagli. Come se non bastasse, alcuni documenti evidenziano che perfino ai livelli più bassi esistono problemi di ordine morale e di disciplina. Howard McKeon, repubblicano, presidente del Comitato per i servizi armati, ha dichiarato che l’Air Force deve rifocalizzarsi sulla sua missione nucleare, incoraggiandola ad ammettere le lacune nel comando e a ricostruire la propria struttura.