Paola Fontana, Affari&Finanza, la Repubblica 14/10/2013, 14 ottobre 2013
COME CREARE “APP” CON IL FAI-DA-TE
Sembra non conoscere crisi l’app economy. Secondo i dati recentemente presentati da Gartner Group nel “Forecast: Mobile App Stores, Worldwide 2013” i mobile app store raggiungeranno un fatturato di 26 miliardi di dollari nel 2013, in crescita rispetto ai 18 miliardi di dollari del 2012, e toccheranno quota 102 miliardi di download contro i 64 miliardi dello scorso anno.
Le app gratuite oggi rappresentano il 91% dei download ma, già nel 2014, quelle a pagamento dovrebbero crescere di peso, arrivando a realizzare il 48% del fatturato degli app store, oggi fermo al 17%. Secondo Gartner, il 2014 sarà anche l’anno di maggior crescita per tutti gli app store e nel 2017 iOS e Android arriveranno a contare insieme il 90 per cento dei download di app.
In questo contesto non stupisce il boom delle piattaforme online per la creazione di app fai-da-te come Appsbuilder che, nata nel 2011 dall’iniziativa di due giovani studenti di ingegneria informatica del Politecnico di Torino, è oggi disponibile in 6 lingue, ha recentemente superato i 600 mila utenti e viaggia alla media di oltre 6000 applicazioni sviluppate al mese.
Appsbuilder si presenta come una multi-piattaforma che consente a chiunque, con pochi click guidati, di creare in modalità self service la propria app totalmente personalizzata e di pubblicarla sui vari marketplace, o di generare istantaneamente una versione mobile di qualsiasi sito Web.
“I punti di forza che rendono appetibile la nostra proposta sono il supporto di tutti i più diffusi ambienti mobili e, non meno importante, i costi contenuti” afferma Daniele Pelleri, co-fondatore di Appsbuilder insieme a Luigi Giglio.
Se creare una applicazione affidandosi a una software house richiede infatti un investimento non indifferente, il servizio propone tariffe low cost a partire da 19 euro al mese.
AppsBuilder si rivolge ai singoli utenti finali che desiderano creare e vendere la propria app, ma può anche essere inteso come strumento B2B, destinato prevalentemente alle PMI che intendono promuovere la propria attività.
“L’evoluzione naturale delle app è nel CRM” commenta Pelleri. “Le aziende, infatti, possono pensare all’app come a un modo per comunicare direttamente con i propri clienti, tramite notifiche push personalizzate e messaggi geolocalizzati”.
L’offerta di Appsbuilder alle aziende è dunque fortemente concentrata sulle modalità di promozione delle app create, dalla possibilità di generare QR code a quella di creare landing page.
La piattaforma permette anche di generare questionari e sondaggi, di creare liste contatti e mappe personalizzate, nonché di utilizzare la funzione di e-commerce attraverso l’app stessa. Di enorme valore per le PMI è anche la funzionalità che consente di creare moduli personalizzabili per gestire le prenotazioni di servizi all’interno dell’app oppure per raccogliere feedback sui servizi offerti.