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 2013  ottobre 14 Lunedì calendario

“MATTEO È CAMBIATO HA PERSO IL SUO APPEAL NEL CENTRODESTRA”


[Alessandro Cattaneo]

«Rispetto a un anno fa l’appeal di Matteo Renzi nell’elettorato di centrodestra è crollato». Alessandro Cattaneo lo dice senza mezzi termini. Il giovane sindaco di Pavia, 34 anni, un anno fa lanciò il movimento dei “Formattatori” per portare il rinnovamento nel centrodestra. Dall’altra parte, infatti, avanzava il rottamatore Renzi, che al Pdl faceva paura. Oggi, però, quel timore pare essere sparito.
Sindaco, che ne dice del Renzi versione candidato segretario del Pd?
«Ho una grande stima per Matteo e guardo sempre con positività una persona come lui che, con grande coraggio, ha saputo rompere gli schemi. Però oggi...».
Però oggi?
«Devo dire che il Renzi di oggi è molto di verso dal Renzi di un anno fa. Ha cambiato pelle. La sua forza deflagrante è scemata».
Eppure i toni usati dal sindaco di Firenze nel suo comizio a Bari sono tutt’altro che moderati...
«Sì, ma la realtà è che il suo target è cambiato. L’impressione è che parli molto meno all’elettorato di centrodestra. Prima puntava a rompere il suo perimetro di riferimento, oggi invece sembra volerlo consolidare».
Da rottamatore a conservatore?
«Renzi porta con sé un’immagine di rinnovamento importante, ma devo ammettere che si è molto affievolita. E lo dico con la massima stima che ho per lui. Oggi lui vuol tranquillizzare il suo elettorato classico, dire alla base del Pd: tranquilli, io non guardo altrove».
E gli elettori del centrodestra percepiscono questo cambiamento?
«Certo, conosco molta gente che un anno fa lo sosteneva e che - pur non essendo del Pd - era addirittura andata alle primarie. Oggi, parlando con questi miei amici, tutti mi dicono che questo Renzi non lo voterebbero».
Eppure è il leader del centrosinistra meno ostile al vostro elettorato.
«Vero, Matteo suscita molta simpatia. Ma ormai solo perché, dal punto di vista comunicativo, è la persona più vicina a Berlusconi».
Chi è il Renzi del centrodestra?
«Berlusconi è il nostro leader e oggi più che mai siamo tutti stretti attorno a lui, anche per via della sua vicenda personale. Ma bisogna guardare al futuro, fare ordine a attorno a Berlusconi e far crescere una classe dirigente. C’è un buon potenziale, sfruttiamolo».
Fitto dice: azzeriamo tutte le cariche e facciamo un congresso.
«Sono d’accordo con la necessità di azzerare le cariche, non con il congresso. Se i congressi buoni sono quelli delle tessere, magari farlocche, per carità...».
Quindi bisogna fare le primarie come fa il Pd?
«Assolutamente. Le primarie spalancano le porte a questi tentativi di inquinamento e io ne sono un fiero sostenitore. Fare quelle per la premiership oggi non avrebbe senso, visto che sosteniamo un governo e non ci sono elezioni all’orizzonte. Ma per scegliere le cariche, dal segretario in giù, dobbiamo dar voce agli elettori».
Con quali tempistiche?
«La priorità ora è governare. Ma va avviato l’iter per arrivare alle primarie».
Lei sarà della partita?
«Per ora non ci penso: faccio il sindaco e il vicepresidente dell’Anci. Quando sarà il momento, vedremo...».
Twitter @marcobreso