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 2013  ottobre 14 Lunedì calendario

GLI ESODI DI POPOLAZIONI NELLA STORIA DEL NOVECENTO


Da sempre mi chiedo la ragione per la quale la gran parte dei media (per non dire la totalità) dà il massimo rilievo al problema dei profughi palestinesi (erano circa 750.000 nel 1947-48, all’inizio di questa tragedia), mentre nemmeno il benché minimo accenno è dato alla tragedia degli ebrei cacciati da numerosi Paesi arabi, dall’oggi al domani, spogliati di ogni avere e spesso trucidati. Da fonti ben informate risulta che, tra il 1947 e il 1956 , dall’Egitto, Libia, Siria Libano, Irak ecc., gli ebrei cacciati con grande violenza furono circa 800.000 Qual è, a suo avviso, la ragione di questa dicotomia che indubbiamente genera grave disinformazione?
Franco Cohen
franco.cohen@yahoo.it
Caro Cohen,
I l Novecento è stato il secolo delle pulizie etniche. Cominciò nel 1915 con la marcia forzata, sino ad Aleppo, degli armeni sopravvissuti ai massacri. Continuò, dopo la fine della Grande guerra, con uno scambio di popolazioni fra Grecia e Turchia. La grande comunità greca che abitava da secoli a Smirne venne costretta ad abbandonare la città e scesero a sud del confine fra i due Stati le popolazioni turche che avevano lungamente abitato la Tracia e la Macedonia. Vi furono importanti movimenti di popolazione in Russia durante la guerra civile che scoppiò tra i Bianchi e i Rossi dopo la Rivoluzione bolscevica.
Questi terremoti umanitari ricominciarono su larga scala alla fine della Seconda guerra mondiale. I tedeschi della Prussia orientale e di altri Länder dell’Est fuggirono di fronte all’Armata rossa. I tedeschi del Sudetenland e gli ungheresi della Slovacchia furono espulsi dal governo di Praga. Stalin, in Unione Sovietica, ordinò la partenza verso la Siberia dei tatari di Crimea, dei ceceni e di altre popolazioni non russe che avevano apparentemente collaborato con le truppe tedesche quando la Wehrmacht aveva occupato per qualche mese i loro territori. La politica di Tito in Jugoslavia ridusse drasticamente la popolazione italiana dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. In Asia, la spartizione del sub continente indiano fra due Stati (India e Pakistan) provocò due giganteschi flussi di popolazioni: gli indù fuggirono dai territori prevalentemente musulmani e i musulmani dai territori prevalentemente indù, entrambi soggetti, lungo la strada, a violenze e angherie di ogni sorta.
In questo quadro la cacciata dei palestinesi dalle loro terre e quella degli ebrei sefarditi dalle terre arabe in cui avevano abitato sin dalla fine del Quattrocento sono soltanto episodi di un più vasto fenomeno. Aggiungo, caro Cohen, che fra i diversi esodi occorre fare una distinzione. Alcuni popoli (i turchi, i greci, i tedeschi, gli italiani, gli indù, i musulmani del continente indiano e gli ebrei del Mediterraneo partivano verso una terra che sarebbe stata la loro patria. Per gli armeni non c’era allora e per i palestinesi non esiste ancora una patria in cui tornare. Credo che sia questa la ragione per cui l’esodo dei palestinesi è ricordato più frequentemente di quello degli ebrei.
Ps. Ho evitato di quantificare i singoli fenomeni perché le cifre, nella storia di queste vicende, vengono spesso arrotondate.

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VISITE ALLE CHIESE
Biglietti di ingresso
Caro Romano, purtroppo sta prendendo piede la consuetudine di far pagare un biglietto per entrare nelle chiese. Non sto parlando della pertinenze quali cripte, campanili o quant’altro, ma proprio delle chiese. Al Vaticano non bastano i vari
8 per mille, esenzione Imu, oltre a tante altre prebende e benefit che riceve da uno Stato che si professa laico? Anche chi vorrebbe solo pregare e raccogliersi deve pagare? L’ultima chiesa che ho provato a visitare è quella bellissima dell’Immacolata al Capo a Palermo: ad aprile si entrava tranquillamente, adesso si paga il biglietto per entrare. Il nuovo corso vaticano è pieno di tante belle parole, ma nei fatti?
Pasquale Salvia
Capri (Na)
Quanto più una chiesa è bella tanto più l’impegno per la conservazione e il restauro sarà oneroso. Occorrerà naturalmente che le esigenze del culto vengano rispettate, ma un piccolo sacrificio finanziario mi sembra utile e opportuno.
CANALE DI SICILIA
Navi militari e migranti
Il governo ha deciso di triplicare la presenza delle navi militari nel canale di Sicilia. Le nostre unità saranno impegnate per respingere nuovi sbarchi o dovranno intercettare e favorire l’arrivo sul suolo italiano dei barconi ? La scelta politica è stata fatta: aiutare lo sbarco dei migranti. Manca però la scelta sociale: che fare di queste persone una volta giunte sul nostro territorio. Prevedo due conseguenze.
La prima, la più ovvia, è che aumenterà il flusso di chi partirà dall’Africa sapendo che la migrazione è diventata più facile. La seconda sarà che i contrabbandieri di disperati potranno alzare le tariffe dato che sulla riuscita del viaggio sarà inclusa la «copertura assicurativa» garantita dalla nostra Marina militare.
Carlo Cecchini, Roma
FUNERALI DI PRIEBKE / 1
Decisione del Papa
Mi stupisco che dopo le dichiarazioni del nuovo papa Francesco relative al perdono, alla comprensione
e al grido: chi sono io per giudicare?, con altrettanta fermezza si dichiari il proprio no alla sepoltura a Roma di Priebke. Mi sembra tutto ciò molto contraddittorio e poco cristiano.
Luciana Alberini
grandmother23@gmail.com
FUNERALI DI PRIEBKE / 2
Tomba in Germania
A proposito del caso relativo alle esequie del capitano Priebke, ecco come si può risolvere il problema. Visto che sia l’Argentina (dov’è seppellita la moglie) lo rifiuta, sia la città di Roma non lo accetta, non resta che trasferire la salma di Priebke in Germania. Qui, infatti, c’è la tomba della sua famiglia
d’origine.
Andrea Papa
Reggio Calabria
DOPO IL 15 OTTOBRE
Ritorno del caldo
Se dal giorno 15 ottobre il sole, grazie a Dio, inonderà le nostre case, che senso avrà tenere accese le centrali termiche? Che ce ne facciamo delle previsioni del tempo, se ottusamente non teniamo conto delle reali condizioni della temperatura esterna? Basta accendere la tv e ne siamo informati tutti!
Michele Sequenzia
Torino
ABITAZIONI ABUSIVE
Sindaci poco solerti
Fa notizia che dopo anni di rilevamenti aerei si siano scoperte più di un milione di case abusive. Tempo fa ho costruito una villa abusiva, per ripicca, poiché ritenevo
di aver diritto alla concessione edilizia. E non
ho avuto problemi a ottenere l’allacciamento elettrico nonostante, per legge, si dovesse esibire il certificato di abitabilità che evidentemente non potevo avere. Per scoprire le abitazioni abusive bastava quindi scorrere le liste delle forniture elettriche. Ma i sindaci erano più preoccupati di non disturbare gli elettori e perseguivano gli abusivi soltanto in presenza di denunce private. Temo che non saranno tanto solerti nemmeno ora.
Domenico Spedale
Milano