D Repubblica 12/10/2013, 12 ottobre 2013
RONAN SWOW
Perché una rivista che compie 80 anni come Esquire chiama uno che ne ha 25, come Ronan Farrow, a fare da spot alla propria festa? Semplice: quello che fino a ieri era ritenuto l’unico figlio biologico di Woody Allen e Mia Farrow e che invece, a quanto dichiarato dalla madre, sarebbe figlio di Frank Sinatra oltre a essere un prodigio (a 15 anni era a Yale, a 20 in Africa, a 23 al fianco del segretario di Stato Hillary Clinton per occuparsi di giovani, nonché in cima alla classifica Forbes degli under-30 più influenti in politica), tra tutti gli esperti di informazione reperibili sul mercato è in assoluto il più mediatico, caustico, impegnato e carino. E anche il più pagato: secondo PeopleWtth Money il suo “stipendio” da giornalista nell’ultimo anno è stato di 46 milioni di dollari.
Testimonial perfetto per la sua generazione, Ronan è uno che scende in campo per cause internazionali (i bambini soldato in Uganda o la primavera araba), ma riesce anche nell’indefessa attività di antropologo pop. I suoi tweet sono una compilation di aforismi filosofico-economici, tipo «Chissà se l’Offerta pubblica d’acquisto per Twitter sta dentro i 140 caratteri», «Meglio di Beyoncé c’è solo Beyontwicé», «Buona festa del papà. O, come diciamo noi, buona festa del fratellastro». Ancor prima dell’ultima novità, è stato difficile per un ragazzino di 11 anni accettare la separazione dei genitori, specie se il motivo è tua sorella adottiva. E infatti Ronan non l’ha accettata: tagliati i ponti con Woody, il legame con mamma Mia si è rafforzato tanto da convincerla a tornare sul set solo per compiacerlo (in Dark Horses). Stato sentimentale? Circolano sue foto esilaranti (con Selena Gomez, tutti e due vestiti a tema ugly sweater, maglioni orribili, a una festa di Katy Perry) e notizie pettegole su fidanzate ufficiali. Puntualmente smentite da lui, con diplomazia tipica del negoziatore più scafato.