varie, 15 ottobre 2013
Angelo D’Imporzano, 57 anni. «Tranquillo e generoso», ex titolare di una piccola azienda di trasporti, la moglie Angela Tosi, 58 anni, tre anni fa lo lasciò dopo 25 anni di matrimonio e due figli
Angelo D’Imporzano, 57 anni. «Tranquillo e generoso», ex titolare di una piccola azienda di trasporti, la moglie Angela Tosi, 58 anni, tre anni fa lo lasciò dopo 25 anni di matrimonio e due figli. Da allora le faceva telefonate per chiedere di tornare insieme, ma nonostante ciò lei non l’aveva mai denunciato perché non era «un violento». Finché l’altra domenica intorno all’una e mezza di notte si presentò, con una pistola calibro 38 rubata, sotto casa della moglie. Vedendolo alterato, la donna non gli aprì ma si limitò ad affacciarsi da una finestra: litigarono, quello tirò fuori la pistola e fece fuoco, senza prenderla. Se ne andò, ma per tutto il resto della notte le spedì messaggi minacciosi: «Stai attenta perché ritorno». Alle 3, in effetti, si presentò di nuovo sotto casa della ex, ma appena sceso dall’Ape trovò ad aspettarlo i carabinieri. Cominciò ad allontanarsi a piedi, seguito dai militari che cercavano di convincerlo a lasciare la pistola. Lo seguirono fino al muro di cinta di un capannone dove lo accerchiarono: D’Imporzano, dopo un quarto d’ora di trattativa, sparò tre proiettili contro due carabinieri che per tutta risposta lo uccisero. Intorno alle 4 di mattina di domenica 6 ottobre a La Spezia.