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 2013  ottobre 10 Giovedì calendario

ECCO IL PIANO 2.0 PER IL CORSERA


L’intervista rilasciata da Diego Della Valle (socio con l’8,99%) a 8 e mezzo su La7 martedì sera («tre o quattro si siedano attorno a un tavolo per liberare l’azienda da patti che ormai non hanno più senso») e le dichiarazioni dell’ad Pietro Scott Jovane che non ha escluso di fatto un’integrazione tra il Corriere della Sera e La Stampa, ha riacceso l’attenzione del mercato su Rcs Mediagroup. Ieri il titolo del gruppo di via Rizzoli ha chiuso la seduta in forte rialzo a 1,53 euro (+6,2%) con volumi decisamente più alti della media (7,7 milioni di azioni scambiate, 1’1,8% del totale). E se davvero dopo lo scioglimento anticipato del patto di sindacato che oggi vincola oltre il 60% del capitale e che scade nella primavera 2014 non ci sarà un nuovo patto di consultazione light tra alcuni dei grandi soci, a partire dalla Fiat (20,5%), allora si potrebbero riaprire i giochi sul controllo della casa editrice milanese. E in vista di altre possibili novità industriali, la cessione degli immobili di via San Marco e via Solferino o la vendita del quotidiano sportivo spagnolo Marca, l’azienda si sta concentrando su uno degli asset pregiati, il Corriere della Sera, tornato a un margine operativo positivo nel secondo trimestre dell’anno e leader nelle diffusioni a livello nazionale. Martedì sera il direttore Ferruccio de Bortoli ha illustrato alla redazione il nuovo piano editoriale e organizzativo per il quotidiano che sarà molto più light nella sua versione cartacea e molto più multimediale. Aprendo, per la prima volta nella sua storia, al telelavoro. «È necessario un ripensamento più radicale. Il giornale deve diventare rapidamente un prodotto molto più selezionato negli argomenti. Dovrà dare, in ogni pagina, un valore informativo e di opinione che meritino l’acquisto in edicola. I pezzi rituali vanno aboliti», è questo l’incipit del progetto targato de Bortoli.
In pratica i nuovi tratti distintivi del CorSera dovranno essere: «Esclusività, originalità, approfondimento, inchiesta, spiegazione, informazioni di servizio e opinioni che orientino il lettore». E per arrivare a questa offerta editoriale «il quotidiano dovrà avere una foliazione più contenuta nei giorni lavorativi della settimana», scrive ancora il direttore della testata. «Non dobbiamo più dare al lettore tantissime cose lasciandogli il peso di scegliere: dobbiamo essere noi a selezionare per lui». Da ciò deriva che il nuovo giornale sarà «più asciutto» nei primi piani e nel notiziario, ridurrà le parti informative «ormai azzerate» dal web e, infine, dovrà rivedere il numero di pagine di tutti i settori e delle varie cronache locali. In questa senso l’obiettivo è arrivare a regime a un taglio di sei pagine rispetto alla foliazione attuale, già molto più contenuta degli anni scorsi. Contemporaneamente sarà dato più spazio alle sezioni del weekend (Salute, il dorso Lettura e le pagine di Tempi Liberi, che raddoppieranno la presenza al venerdì e al sabato), alle guide di servizio, alle inchieste di peso in cronaca e in politica, agli instant book e ai libri d’inchiesta. Oltre «al rafforzamento della presenza settimanale e quotidiana nell’economia».
La multimedialità sarà garantita dal nuovo sito del Corriere.it (con un canale digitale per ogni sezione) e con il potenziamento e l’allargamento dell’offerta della web tv. «Le fiction, figlie dei grandi temi del giornale, devono rappresentare la capacità del CorSera di affrontare argomenti importanti della vita dei cittadini». È infatti lo studio della piattaforma Corriere Jam per video e contenuti che arriveranno dagli utenti-lettori. Questo perché l’edizione digitale del quotidiano «deve diventare il secondo pilastro, e in prospettiva di medio termine anche il primo, della fruizione del sistema Corriere a pagamento», si legge nel documento. Questo ripensamento integrale dell’offerta editoriale della testata di via Solferino prevede l’individuazione della figura del social editor legata alla nuova organizzazione del lavoro interno che a partire dal primo semestre del 2014 prevederà la «redazione completamente integrata». Ogni settore informativo produrrà contenuti a livello verticale (carta, web, digital edition). Per arrivare a questi traguardi ci saranno una ridefinizione dei vari desk (il centrale, le breaking news e Corriere.it e delle cronache di Roma e Milano) e il via al «lavoro notturno a rotazione con la possibilità di svolgerlo da casa con postazioni di telelavoro». Tutto ciò prevederà l’innesto di 10-15 giornalisti da assumere con bando.
Infine il management del gruppo dopo l’ audit interno avviato su Rcs Sport (ci sarebbe un ammanco di 13 milioni ed è in arrivo un esposto per truffa) ne ha fatti partire altri su controllate e collegate. Una ricognizione a 360 gradi voluta dall’ad Jovane per fare pulizia definitiva nei conti dell’azienda.