Alessandro Gonzato, Libero 10/10/2013, 10 ottobre 2013
SCENE HOT NELLE CAMERE: LO SCANDALO DELL’HOTEL DI VETRO
L’albergo dalle pareti di vetro può essere una buona idea architettonica, se non fosse che i vicini, soprattutto quelli che abitano ai piani alti, vedono tutto quello che succede nelle camere.
Dove le coppie non solo dormono ma, prima di cedere al sonno, possono fare pure qualcos’altro. Ed è questo “qualcos’altro” che non tutti i residenti vogliono guardare. Già, costretti a vedere perché non appena l’occhio scappa da quella parte, o lo chiudi o lo usi per guardare. Si può stare in casa propria a occhi chiusi? Ci si può provare, ma è dubbio che ci si riesca. Dalle finestre si vede tutto ciò che fanno i clienti dell’albergo sopra le lenzuola. Questi benedetti vicini che guardano dalle finestre! Dicono che vivere vicino all’Antony Palace Hotel, a Marcon - nel Veneziano - è come sedersi in una poltrona di un cinema a luci rosse. Quelli dove un tempo, quando ancora non esistevano i siti hard si recavano i mariti insoddisfatti. Cappello in testa, occhiali da sole,magari pure un bel paio di baffi finti, e bavero della giacca rialzato per non farsi riconoscere all’entrata: erano gli eroi deicinema sporcaccioni. Ma il caso dell’Antony Palace Hotel è un altro paio di maniche. Gli spettatori non hanno né pagato per vedere, né hanno tutti voglia di vedere. Qualcuno gradirà, ma tra gli spettatori delle case di fronte all’Antony Palace Hotel ci sono delle intere famiglie che vanno dal nonno al neonato e, in mezzo ci sono figli minori che è meglio che vedano Peppa Pig piuttosto che certa ginnastica per loro astrusa. Papà e mamma non gradiscono per nulla che i piccolini stiano incollati al vetro della finestra del salotto nel vano tentativo di capire che razza di cartoni animati si stanno proiettando dentro a quelle stanze trasparenti.
Ed ecco, dunque, le proteste dei genitori. A lamentarsi sono soprattutto le famiglie di due palazzine, le più vicine. Visto da lì, lo show è continuo e multischermo perché basta spostare lo sguardo da una stanza dell’hotel all’altra. La trama è la stessa ma cambiano gli interpreti. Va detto che i responsabili dell’albergo non sembrano avere particolari colpe. Se i clienti, pensando di non essere visti (o magari c’è pure chi si diverte a esibirsi di fronte al pubblico: di questi tempi tutto è possibile), non tirano le tende una volta entrati in stanza, cosa ci possono fare? Ma i residenti non vogliono sentire ragioni. Sostengono che non sono più disposti a vedere certe oscenità e, se la situazione dovesse ripetersi, chiederanno l’intervento dei vigili. Si domandano come sia possibile progettare un albergo che non permette agli ospiti di mantenere la privacy all’interno. Ma fanno tutti di queste cose? No: ci sono anche film per la famiglia; a quelli non ci fa caso nessuno.