Renato Franco, Corriere della Sera 09/10/2013, 9 ottobre 2013
RAOUL BOVA: «MI SEPARO DA CHIARA, MA NON SONO GAY»
Dover rendere pubblici i dolori privati è la faccia oscura del successo. Così anche la fine di un matrimonio diventa faccenda da copertina. Per mettere fine, e confermare, le voci che parlavano di crisi con Chiara Giordano (figlia dell’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace), sua moglie da 13 anni e madre dei suoi due figli, Raoul Bova ha scelto Vanity Fair, in edicola oggi. «Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti... Allora è iniziato un periodo molto lungo — quasi tre anni ormai — in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato... E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l’amore che c’è stato tra di noi».
A spingerlo a parlare, dice l’attore, c’è anche l’intento di proteggere i figli: «Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento... L’assedio dei fotografi li spaventa... Poi c’è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono e le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre divorzia, tuo padre è gay... Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro».
Un’intervista che non è piaciuta a Chiara Giordano. Interpellata dal Corriere, esprime il suo disappunto: «Non condivido il contenuto e il fine dell’intervista che Raoul ha rilasciato a Vanity. Intervista fatta senza la mia consapevolezza e il mio accordo. I nostri figli sanno quello che è giusto sapere e sono in grado di distinguere verità e pettegolezzi senza che il padre parli di loro, o dica di volerli proteggere, attraverso i media».
Il quasi ex marito ha parlato al settimanale di tutto, anche delle voci sui suoi orientamenti sessuali: «Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere sono etero».
Dichiarazioni che non sono piaciute a Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center: «A Raoul Bova vorremmo rispondere che invece sarebbe un bene, un fatto positivo se attori, cantanti, personaggi noti facessero coming out. Questo aiuta a combattere l’omofobia».