Sibilla Di Palma, ItaliaOggi 7/10/2013, 7 ottobre 2013
CARTE REVOLVING, INTERESSI SALATI
Con la crisi gli italiani ricorrono sempre più spesso alle carte di credito revolving (3,5 milioni quelle in circolazione a fine 2012). Un prodotto di credito che consente di disporre subito di una certa liquidità e di rimborsare ratealmente le spese effettuate, ma a fronte di tassi di interesse molto salati.
Una soluzione sempre più diffusa. Secondo l’Osservatorio SuperMoney questo tipo di carta di pagamento è sempre più utilizzata dagli italiani. In base alle richieste giunte al portale di confronto SuperMoney tra febbraio e luglio 2013, infatti, il 43,28% del totale riguarda proprio le carte revolving, percentuale più alta delle tradizionali carte di credito a saldo (35,84% delle richieste). Le cifre che vengono spese con le carte revolving sono inoltre piuttosto elevate: secondo i dati di SuperMoney si parla di circa 683 euro al mese. Ad affidarsi a questa formula sono soprattutto gli adulti tra i 25 e i 45 anni (circa il 64% dei richiedenti), mentre i più indebitati sono i giovani tra i 18 e i 25 anni, con una spesa media di quasi 790 euro mensili.
Guardando invece allo spaccato per regione, se i cittadini del Friuli-Venezia Giulia risultano i più virtuosi nell’utilizzo delle carte revolving (con una media di 424 euro di spesa al mese), per gli abitanti del Molise, invece, la spesa media mensile è di 1.127 euro al mese.
Come funziona. La carta di credito revolving mette a disposizione del titolare una riserva di denaro (chiamata fido o plafond) con cui poter effettuare acquisti di beni e servizi e prelevare contante. La restituzione delle somme utilizzate avviene in maniera rateale e posticipata rispetto al momento dell’acquisto o del prelevamento, in base a modalita e tempi stabiliti al momento della stipula del contratto. Il cliente puo comunque modificare successivamente l’importo della rata in base alle proprie esigenze. Le rate, alle scadenze stabilite, vengono addebitate sul conto corrente collegato alla carta revolving e il limite di debito cumulabile in genere oscilla tra i 2 mila e i 4 mila euro. Per richiedere la carta occorre presentare alla banca una serie di documenti tra cui carta d’identita, codice fiscale, informazioni sul reddito e i dati del conto corrente su cui addebitare le rate mensili. L’importo del plafond da concedere viene stabilito dalla banca in seguito a una valutazione creditizia circa l’affidabilita finanziaria del richiedente.
Occhio ai tassi di interesse. Se il principale vantaggio della carta revolving è la possibilità di disporre di una certa liquidità da spendere nell’immediato e di rateizzare il pagamento degli acquisti, nel momento in cui si prende in considerazione questa soluzione occorre però anche valutare alcuni aspetti. In primo luogo, il tasso di interesse applicato sul rimborso a rate. Secondo le ultime rilevazioni della Banca d’Italia, il Tasso annuo effettivo globale medio (Taeg) applicato sulle carte di credito revolving nel trimestre luglio-settembre 2013 si è attestato attorno al 17% per importi fino a 5 mila euro e attorno al 12, 13% per cifre superiori. Una percentuale più elevata di diversi punti anche rispetto ai normali prestiti finalizzati (i cui tassi sono pari, rispettivamente, al 12 e al 10,15%). In aiuto dei potenziali richiedenti Unicredit e 12 associazioni dei consumatori hanno elaborato un decalogo sulle carte di credito revolving in cui ricordano che, oltre agli interessi dovuti per le somme utilizzate per gli acquisti/prelievi, con questa formula sono previste anche altre spese e commissioni, come la quota annua, le spese di incasso rata, le spese di invio estratto conto e i premi di eventuali coperture assicurative. Per cui ci sono una serie di elementi e di parametri fondamentali da prendere in considerazione per scegliere il tipo di carta piu adatto alle proprie necessita. Tra questi, il plafond massimo di spesa; il tasso di interesse applicato; la quota annuale; spese, commissioni e interessi che potrebbero essere applicati in caso di ritardi nel rimborso; eventuali richieste e/o obblighi di stipulare assicurazioni. Per questo è molto importante leggere attentamente le condizioni indicate nel contratto. Un altro consiglio contenuto nel decalogo è di pagare regolarmente le rate; in caso di ritardato pagamento, infatti, sono previsti ulteriori interessi rispetto a quelli previsti in via ordinaria. Da considerare poi che in caso di mancato pagamento di piu rate si puo essere segnalati come «cattivi pagatori» nel Sistema di informazione creditizio (Sic).
Le proposte delle banche. Guardando alle offerte degli istituti di credito UniCredit propone UniCreditCard Extra al costo di 30 euro l’anno e con canone gratuito a fronte di un utilizzo per importi superiori a 1.500 euro durante l’anno (con Tasso annuo effettivo globale di 18,92%). La carta dispone di un limite di utilizzo iniziale fino a 2 mila euro da rimborsare con rate mensili a partire da 50 euro e gli interessi sono calcolati solo su quanto effettivamente speso.
Mps offre invece M’honey Card Classic con plafond concedibile compreso tra 1.000 e 5 mila euro e possibilità di scegliere l’importo mensile da rimborsare (da un minimo del 3% a un massimo del 20% del plafond) variabile gratuitamente in qualsiasi momento. Il prodotto prevede inoltre una quota annua di 15 euro, un Taeg del 19,28% e una polizza assicurativa gratuita.
Credem propone invece Carta Ego facile che consente, a scelta del cliente, il rimborso delle spese effettuate con modalità a saldo (rimborso in un’unica soluzione e senza interessi) o rateale (con importo a scelta del cliente a partire da un minimo di 75 euro). La carta è gratuita se la si utilizza per almeno 750 euro all’anno, altrimenti il canone annuo è di 21,75 (con un Taeg del 15,13%).
Banco Popolare offre, infine, Carta Extra Plus con massimale di spesa mensile di 3 mila euro e un Taeg del 16,12%. Il prodotto prevede una gestione dinamica dei rimborsi che consente di modificare mensilmente la rata direttamente da internet oppure tramite il Servizio Clienti dell’istituto.
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