Claudio Gorlier, La Stampa 08/10/2010, 8 ottobre 2010
CARLO LIZZANI L’INVENZIONE DEL FUMATORE
Parecchi anni or sono, al Lido di Venezia durante il Festival, Lizzani mi invitò al caffè insieme alla sua incantevole figlia. Ci mettemmo a parlare di Mussolini ultimo atto, nel quale Franco Nero impersona il colonnello Valerio, partigiano giustiziere del Duce. È un fumatore incallito, una sigaretta dietro l’altra. «Penso che tu ti sia documentato su questo bizzarro aspetto», dissi a Lizzani. «No», mi rispose, «confesso che è stata una mia invenzione». «Bene, allora sappi che ho conosciuto il comunista Audisio, ossia il colonnello Valerio, ed era proprio un fumatore quasi ossessivo. Ecco l’invenzione che coincide con la realtà». «Grazie», rispose Lizzani, «mi hai fatto un vero regalo».
Parecchi anni or sono, al Lido di Venezia durante il Festival, Lizzani mi invitò al caffè insieme alla sua incantevole figlia. Ci mettemmo a parlare di Mussolini ultimo atto, nel quale Franco Nero impersona il colonnello Valerio, partigiano giustiziere del Duce. È un fumatore incallito, una sigaretta dietro l’altra. «Penso che tu ti sia documentato su questo bizzarro aspetto», dissi a Lizzani. «No», mi rispose, «confesso che è stata una mia invenzione». «Bene, allora sappi che ho conosciuto il comunista Audisio, ossia il colonnello Valerio, ed era proprio un fumatore quasi ossessivo. Ecco l’invenzione che coincide con la realtà». «Grazie», rispose Lizzani, «mi hai fatto un vero regalo».