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 2013  ottobre 06 Domenica calendario

FRONTALE ALL’ALBA: FAMIGLIA DISTRUTTA


[foto in allegato]

Mancavano pochi minuti alle 6, l’asfalto era viscido di pioggia e l’oscurità stava lasciando il posto alla foschia umida del mattino. Luca Gallina, 47 anni, operatore sociosanitario a Pinerolo, si era appena messo al volante della sua Renault Scenic per portare la famiglia a Gardaland. La moglie Patrizia Mezzanoglio, 43 anni, che lavorava in una casa di riposo a Cumiana era seduta accanto, sul sedile posteriore il figlio 15enne Kevin e Giada, 8 anni.
Scontro frontale
Avevano percorso solo pochi chilometri dall’abitazione nel centro di Cumiana, nel Pinerolese, e viaggiavano diretti verso Torino sulla famigerata provinciale 6. Quattro corsie senza spartitraffico e un lunghissimo rettilineo costellato da mazzi di fiori e pericolosi incroci a raso. Hanno superato lo svincolo per Piossasco e subito dopo c’è stato lo schianto che ha cambiato per sempre il destino di tutta la famiglia. Un attimo, una frazione di secondo. Poi un boato e il rumore delle lamiere che si piegano. Infine il silenzio. La Scenic è stata investita in pieno dalla Fiat Stilo di Valter Siccardi, 23 anni, agricoltore e giardiniere di Piossasco, che ha invaso la corsia opposta. Impatto frontale, devastante. Non si è salvato nessuno.
Inutili i soccorsi
Un automobilista si è fermato di fronte al distributore della Repsol e ha lanciato l’allarme, ma quando le ambulanze del 118 sono arrivate non c’era più nulla da fare. Di fronte ai soccorritori una scena spettrale. Le due auto si sono accartocciate sul margine destro della carreggiata e i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere per estrarre dagli abitacoli i 4 corpi senza vita.
Patente sospesa 2 anni fa
Siccardi stava tornando da una serata trascorsa con due amici, che aveva appena riportato a casa a Rivalta e a Orbassano. Ancora poche centinaia di metri e avrebbe raggiunto il cascinale dove viveva con il padre Francesco e il fratello minore. Sull’asfalto non sono rimaste tracce di frenata, ma le cause dello scontro non sono ancora state chiarite dai carabinieri della compagnia di Moncalieri. Nel 2011 la patente di Valter Siccardi era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza. Uno sbaglio che era costato al piossaschese una condanna, patteggiata lo scorso maggio. «Adesso qualcuno dirà che era ubriaco, ma chissà che cosa è successo veramente», sbotta uno degli ex colleghi dell’impresa di giardinaggio. «Valter era un ragazzo a posto, invece. Si spaccava la schiena per lavorare e aiutare il padre». Sul suo profilo Facebook Siccardi aveva postato questo ultimo messaggio : «Voglia di un po’ di festa... per non pensare più a niente».
Esami tossicologici
Sul corpo di Siccardi sono stati disposti gli esami di tossicologici, ma gli esiti non si conosceranno prima di lunedì. Per il momento familiari e amici, distrutti dal dolore, non si rendono ancora conto di quello che è successo. Ieri mattina, quando il padre e il fratello hanno visto che Valter non era tornato a casa lo hanno chiamato, ma il cellulare squillava a vuoto. «Poteva succedere che dormisse da qualche amico, ma ci avrebbe avvertito». Mamma Maria Clara si è messa in auto per raggiungere frazione Brentatori, ma mentre percorreva la provinciale per Pinerolo ha scorto i lampeggianti blu dei carabinieri e ha capito tutto. «Era un ragazzo d’oro», ripete il cugino Sergio. «Ieri ha lavorato tutto il giorno nella cascina, come sempre. Non si può morire così».
Provincia nel mirino
Sotto accusa finisce la Sp 6. Il consigliere provinciale Claudio Bonansea ha presentato un’interpellanza: «Ci vuole uno spartitraffico e lo diciamo da anni. Invano». Il sindaco di Piossasco, Roberta Avola, rincara la dose: «Qualcuno si deve assumere le responsabilità di queste morti. C’è uno studio di fattibilità già pronto per installare semafori intelligenti e ridurre la velocità. Ma la Provincia non ha fatto nulla».