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 2013  ottobre 06 Domenica calendario

IL SECOLO DEGLI SGUARDI LANGUIDI


Siamo nel 1913. Una ragazza di nome Maybel Williams è perdutamente innamorata di Chet Hewes, uomo già molto fidanzato (e i fidanzamenti al tempo erano una cosa seria). Che fa? Si arrende? Gli salta addosso? No, chiede al fratello Thomas, geniale chimico, di aiutarla a diventare irresistibile. Il bello è che lui ci sta. Studia una formula per rendere gli occhi della sorella sensuali e intriganti. Mescola la polvere di carbone alla vaselina e le spiega come applicare il composto sulle ciglia con una spazzolina umida.
Funziona. Maybel sposa Chet, ma nel frattempo è nato il mascara, re dei cosmetici, arma segreta di ogni donna, che taglia felicemente il traguardo dei cent’anni, con grandi festeggiamenti previsti per il 2014. Nel 1915 Williams fonda la Maybelline (Maybel + vaseline, tributo alla sorella e alla sostanza magica del nuovo prodotto) che vende per corrispondenza panetti di mascara con grande successo.
Maybelline New York sforna novità a ripetizione dal 1932, data di nascita del primo cake mascara (compatto). Segue Ultra Lash resistente all’acqua. Dieci anni dopo arriva Great Lash che, con il suo packaging rosa shocking e verde fluo è ancora oggi il più venduto negli Usa (uno ogni 1,2 secondi). L’ultimo nato di casa Maybelline si chiama Big Eyes, Grandi Occhi (per guardarti meglio!) e assicura ciglia illegali, amplificate a 360 gradi grazie a due diversi applicatori,
Il tubetto così come lo conosciamo, con spazzolino integrato (geniale!) approda nelle profumerie solo nel 1957 grazie a Helena Rubinstein, che capisce quanto una donna abbia bisogno di confezioni trasportabili per ritocchi dell’ultimo minuto, dovuti a pioggia, lacrime o sbadataggine.
Oggi, nell’industria della bellezza ogni grande firma ha il suo mascara, e c’è da confondersi tra volumizzanti, ristrutturanti, vibranti, waterproof, con cheratina, collagene, Lycra. C’è Hypnôse Doll Eyes, di Lancôme, per uno sguardo da bambola, Iconic Overcurl di Dior che simula la meccanica del piegaciglia, c’è Scandal Eyes Retro Glam di Rimmel che promette occhi effetto ventaglio, come vuole la moda Anni Sessanta suggerita dalle passerelle.
Era il 1966 quando Lesly Hornby, modella adolescente e androgina meglio nota come Twiggy, lanciò l’irresistibile sguardo da cerbiatta usando il mascara sulla parte inferiore delle ciglia (a lei sarebbe piaciuto Big Eyes). Ed era il 1965 quando Bobby Solo, a Sanremo con «Se piangi, se ridi» veniva pubblicamente lapidato perché il rimmel gli si era liquefatto, e non erano stati neanche a sentirlo quando aveva spiegato che voleva imitare Elvis Presley.
Adesso il mascara lo porta anche Johnny Depp, figuriamoci. E sembrano ispirati a Jack Sparrow, pirata dei Caraibi, i nuovi trucchi. Va lo sguardo importante, smokey e rock, va il mascara effetto ciglia finte, potenziato da matite e ombretti (basta copiare i look di Cara Delevingne, la nuova Kate Moss), vanno tinte scioccanti come il giallo canarino, il turchese, il bronzo, il rosa, il blu intenso, il viola, applicati da soli o sotto una base nera. Volendo esagerare, si possono aggiungere adesivi brillanti sulla palpebra, si può abbinare il mascara (linea Vamp) al colore dell’iride. Chocolate Brown per occhi azzurri, Emerald Green per quelli nocciola, marrone scuro/nero, Electric Blu per quelli verdi. Maybel li avrebbe provati di sicuro.