Francesca Filippi, Il Messaggero 5/10/2013, 5 ottobre 2013
BAMBINI, DAGLI SPIGOLI ALLA VASCA È ALLARME CASA PER TRAUMA CRANICO
L’INDAGINE
ROMA Può sembrare un paradosso eppure, i bambini, devono essere controllati e protetti soprattutto nel luogo che si ritiene più sicuro, la casa. E’ qui, infatti, che si annidano per loro i pericoli maggiori e lo conferma un dato: una richiesta su dieci (11,02%) al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è per incidenti domestici.
E se fra i giochi il più pericoloso in assoluto è l’altalena in giardino, è in aumento il numero di traumi da gonfiabili al parco. Tra le vittime di traumi in casa prevalgono i maschi. A scattare questa fotografia uno studio dell’ospedale Bambino Gesù sull’attività del pronto soccorso in base ai 22.760 accessi registrati da luglio a dicembre 2011, presentato durante il convegno “Un mondo sicuro per i nostri bambini”, promosso dall’Istituto per la Salute del bambino e dell’adolescente (ISBA.
LE CADUTE
Tra i codici rossi, la maggior parte dei piccoli è arrivata in pronto soccorso con trauma cranico (33,3%) o con la frattura del cranio (16,7%). Stesse percentuali per i politraumi (33,3%) e per le intossicazioni (16,7%). Tra i codici gialli, la percentuale più alta riguarda la frattura di gambe e braccia (37,2% e 4,6%). Percentuali minori per le intossicazioni (6%), ingestione (5,2%) e inalazione (2,5%) di corpi estranei.
Le precauzioni più consigliate in un vademecum: in camera da letto non addossare sedie o tavolini alla finestra; i letti a castello sarebbero da evitare insieme a lampade che possano ribaltarsi o surriscaldarsi; ganci a molla applicati dietro le porte impediscono che i bimbi si schiaccino le mani tra la porta e lo stipite.
LA CULLA
Sul balcone, invece, è sempre bene verificare che le sbarre della ringhiera non siano orizzontali e quindi scalabili. Se verticali, che siano abbastanza strette da non permettere al bambino di infilarci la testa; controllare che non ci sia alcun oggetto che possa fare da gradino per una pericolose scalate. Infine, è buona abitudine non riempire la culla di giocattoli e non far indossare al bimbo catenelle o ciondoli mentre dorme. Per mamme, papà e fratelli maggiori è tassativamente vietato lasciare a portata di mano del piccolo monete, bottoni, caramelle, batterie, penne e altri oggetti di piccole dimensioni che potrebbero accidentalmente essere ingeriti o inalati. «E’ importante informare e formare i genitori – afferma Antonino Reale, responsabile Pediatria per l’Emergenza del Bambino Gesù – i quali dovrebbero avere in qualunque momento il numero di telefono del medico curante e del centro antiveleni, chiamare il 118 ed evitare di acquistare giocattoli made in Cina perché tossici». Ogni 30 secondi, nel mondo, un bambino muore per incidente, “non intenzionale”.
IN EUROPA
È questo il dato fornito da Michael Hoellwarth, della clinica universitaria di Chirurgia pediatrica e adolescenziale di Graz, in Austria, al convegno romano. Secondo i dati epidemiologici raccolti e analizzati da Emanuela Ceriati, chirurgo del Bambino Gesù, ogni 2 minuti si verifica una morte per incidente in tutte le fasce d’età, mentre un bambino su 10 rimane vittima di incidenti che comportano l’accesso al pronto soccorso.
Anche in Europa, come nel resto del mondo, gli incidenti rappresentano la prima causa di morte in bambini di età compresa tra 1 e 14 anni (28% di tutte le morti) e, tra questi, svettano quelli stradali. La seconda causa di morte è l’annegamento. Seguono i traumi da caduta e le ustioni.