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 2013  ottobre 05 Sabato calendario

STIPENDI D’ORO A NAGEL E PAGLIARO 2,2 MILIONI


Ancora stipendi d’oro per i vertici di Mediobanca. Dalla relazione sulla remunerazione della banca emerge che nell’esercizio 2012-2013, il presidente, Renato Pagliaro, e l’amministratore delegato, Alberto Nagel, hanno ricevuto 2,25 milioni di euro ciascuno: per entrambi, così come per gli altri alti dirigenti della banca, nessun bonus ma solo la componente fissa dello stipendio, fissata in 1,9 milioni di euro, e benefici non monetari (per lo piu’ in fondi pensione integrativi) per circa 350 mila euro. Il direttore generale, Francesco Saverio Vinci, ha incassato 1,91 milioni di euro; stipendi milionari anche per i vice direttori generali Maurizio Cereda (1,47 milioni) e Massimo Di Carlo (1,56 milioni). Altri dieci dirigenti con responsabilità strategiche di Mediobanca si sono divisi compensi fissi e bonus per 6,36 milioni di euro complessivi. La remunerazione, fissa, per i consiglieri di amministrazione è stata fissata a 100 mila euro (135 mila per i vicepresidenti Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera), cui si aggiungono i gettoni per la partecipazione ai comitati. Alta la percentuale di presenza alle riunioni, a quanto si legge nella bozza di bilancio: 11 consiglieri su 22 hanno sempre partecipato e i meno presenti, Carlo Pesenti e Christian Collin, hanno comunque presenziato al 73% degli incontri.

Il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha poi recepito il pressing di Bankitalia per la riduzione del numero dei consiglieri. Nel documento di bilancio in vista dell’assemblea del 28 ottobre, si legge che l’autovalutazione, condotta tra giugno e luglio scorso, ha fatto emergere «un quadro positivo» sugli organi amministrativi di Mediobanca. «In particolare - si legge ancora - risultano chiari gli orientamenti strategici del gruppo, soddisfacente il clima interno al consiglio, il flusso informativo, la conduzione dei lavori e le tematiche affrontate.